Consegne di latte UE: recupero atteso per la primavera

di Mélanie Richard, Gérard You e Philippe Chotteau, Institut de l’Elevage (France) 

I prezzi del latte alla stalla stanno recuperando rapidamente nella maggior parte dei paesi dell’Europa del Nord, più lentamente altrove nella UE. Nel primo semestre del 2017, dovrebbero stimolare la produzione di latte, molto rallentata alla fine del 2016.

Le consegne di latte sono diminuite nella maggiore parte dei paesi europei. Molti allevatori con grande difficoltà di liquidità hanno rispettato i loro impegni di ridurre le consegne in cambio del sostegno europeo di 14 cent per ogni litro di latte non consegnato. Dopo una riduzione moderata iniziata in Giugno, le consegne europee sono scese 3,5% sotto il loro livello del 2015 nell’ultimo trimestre, secondo le nostre stime. Le consegne annue dovrebbero quindi superare di poco quelle del 2015 (+0,4%).

CLAL.it - UE: consegne mensili di latte

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Le consegne sono crollate in Francia e Regno Unito

In Francia, le consegne sono diminuite di oltre il 7% sul 2015 nell’ultimo trimestre 2016, dopo una riduzione più moderata da Aprile ad Agosto. Le consegne annue sono diminuite di oltre il 2%, ai livelli del 2011 e 2012.

Molti allevatori francesi soffrono gli effetti sia dei prezzi bassi sia della produzione foraggera povera. I loro stock di foraggi sono bassi o di povera qualità e devono razionare l’alimentazione delle vacche. Gli allevatori sono costretti a limitare gli acquisti di mangimi, a causa dei flussi di cassa esangui e dei conseguenti debiti verso i fornitori. La riduzione del bestiame non si è accelerata negli ultimi mesi: alla fine del 2016 il numero di vacche è 0,7% sotto il livello di 2015, ma è molto vicino al livello più basso registrato nel 2012 nello stesso periodo.

Il rallentamento della produzione è molto pronunciato nelle zone lattiere del Sud del fiume Loira e dell’Est della Francia, più moderato nella parte occidentale e settentrionale. In Normandia, le consegne dei 10 primi mesi sono agli stessi livelli del 2015.

Il prezzo del latte alla stalla aumenta molto lentamente in Francia: non più di 20 €/1 000 l in 6 mesi. La media nazionale del prezzo del latte standard (38g/l MG e 32g/l MP) sarebbe di circa 305 €/1 000 l in Dicembre dopo aver raggiunto i 300 € in Ottobre. Nel primo trimestre 2017, potrebbe superare 330 €/1 000 l. L’aumento del prezzo è più marcato nelle regioni in cui più latte è trasformato in commodity.

Anche nel Regno Unito, la produzione è calata (da -6% a 7% sul 2015 nel secondo semestre). Gli allevatori hanno ridotto gli alimenti e hanno abbattuto molte vacche, però la diminuzione del numero di aziende rimane contenuta (-2% da un anno all’altro). Il prezzo del latte ha recuperato il 20% da Giugno, portandosi a 242 £/1 000 l in Settembre. Rimane comunque poco attraente, molto lontano dai livelli del 2013 (336 £) e 2014 (297 £) nello stesso periodo. In euro, il prezzo ha recuperato meno (270 €/1 000 l) come conseguenza della svalutazione della sterlina nei confronti dell’euro.

Le consegne sono rallentate anche in Danimarca, in Svezia ed in Irlanda dove gli allevatori hanno anticipato la messa in asciutta delle vacche per beneficiare dell’aiuto europeo alla riduzione volontaria delle consegne, e hanno fermato la crescita del bestiame nazionale. Gli abbattimenti sono rimasti numerosi fino all’inizio dell’inverno.

Rallentamento delle consegne in Germania

In Germania, le consegne sono diminuite del 4% nell’ultimo trimestre rispetto al 2015, malgrado il recupero del prezzo del latte. La diminuzione in Settembre e Ottobre è stata del 7% nelle regioni orientali, che incidono per il 22% della produzione nazionale. In quest’area i produttori latte hanno ridotto significativamente la loro mandria (-5% secondo le rilevazioni di Novembre). La riduzione è più moderata nella Germania occidentale (-3% sul 2015), nel Sud come nel Nord. In queste regioni, il bestiame è diminuito di poco (-0,8% sul 2015).

Il prezzo del latte standard (38g/l MG e 32g/l MP) pagato agli allevatori tedeschi ha continuato la sua rapida ripresa. È aumentato di 80 € o 37% negli ultimi 6 mesi fino ad avvicinarsi a 300 €/1 000 l in Novembre. In Dicembre il prezzo è aumentato ancora e l’aumento dovrebbe proseguire nel primo trimestre 2017. La ripresa è più marcata nella regione Schleswig-Holstein: da 200 €/1 000 l in Giugno a 314 €/1 000 l in Novembre. Al contrario, il prezzo è aumentato più moderatamente in Baviera: da 240 a 292 €/1 000 l.

Le consegne sono finalmente stabilizzate in Olanda

In Olanda, le consegne si sono stabilizzate alla fine del 2016 dopo un lungo periodo di forte espansione. La produzione annua è cresciuta del 7% sul 2015 secondo le nostre stime, come l’anno precedente. Malgrado la ripresa del prezzo del latte, gli allevatori dovranno limitare la loro produzione nel 2017, altrimenti rischiano di perdere i benefici della deroga nazionale alla direttiva sui nitrati che consente di diffondere tra i 230 e i 250 kg/ha di azoto organico (invece di 170). Per questo, devono rapidamente ridurre il loro eccesso di rifiuti di fosforo.

La cooperativa FrieslandCampina ha aumentato da 250 €/t (Agosto 2016) a 345 €/t (Gennaio 2017) il prezzo garantito del latte standard (4,4% MG e 3,5% MP) pagato ai suoi soci.

Infine, la produzione di latte si è mantenuta costante in Polonia, in Spagna e in Italia, dove era aumentata di poco dopo la fine delle quote latte.

CLAL.it - UE: Variazioni delle consegne

CLAL.it – UE: Variazioni delle consegne

Atteso un recupero della produzione europea nella prima metà del 2017

Mentre la produzione europea è diminuita del 3,5% nell’ultimo trimestre, anche gli altri principali Player esportatori mondiali hanno avuto importanti riduzioni: la Nuova Zelanda registra -5% in Ottobre e Novembre, l’Australia -11% e l’Argentina -15%. D’altra parte, la produzione degli Stati Uniti sta diventando ancora più dinamica dall’autunno (+2,4%), grazie all’aumento delle rese.

CLAL.it - Produzioni di latte nei due emisferi

CLAL.it – Produzioni di latte nei due emisferi

Nel 2017, la ripresa dei prezzi del latte dovrebbe progressivamente stimolare la produzione europea che gradualmente recupererà e raggiungerà il livello del 2016 nella prossima primavera. Per alcuni paesi, in particolare Francia e Irlanda, l’intensità e la velocità della ripresa dipenderanno molto dalle condizioni climatiche e della produzione di foraggio.

La produzione degli Stati Uniti rimarrà dinamica nel 2017 secondo l’USDA (+1,7% sul 2016). Al contrario, la produzione neozelandese proseguirà il calo fino a Maggio (fine della campagna): DairyNZ e Fonterra prevedono rispettivamente una riduzione del 5% e 7% dell’annata lattiero-casearia 2016/2017.

 

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Pubblicato in Allevamento, Australia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Latte, Nuova Zelanda, Oceania, Olanda, Polonia, UE, UK, USA

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