La certificazione Halal per i crescenti mercati islamici

Si stima che nel 2020 un quinto del valore totale dei consumi alimentari sarà rappresentato dai prodotti Halal (parola araba che significa lecito), per un valore pari a 2,6 trilioni di dollari, in forte aumento rispetto ai 795 miliardi di dollari del 2014. Il mercato rappresentato dai quasi due miliardi di consumatori islamici nel mondo è in notevole crescita e rappresenta un interesse per le imprese alimentari.

Non deve dunque sorprendere se il ministro indonesiano per le imprese di stato sollecita le aziende a dotarsi di una certificazione internazionale Halal per i propri prodotti alimentari, in modo da sfruttare importanti sbocchi commerciali. In questo modo le aziende, soprattutto quelle medio-piccole potranno rientrare in un contesto più qualificato, elastico e creativo, oltre ad accrescere le potenzialità competitive sui mercati internazionali. Bisogna tener presente che l’Indonesia è il più popoloso paese islamico al mondo. Il Governo indonesiano accompagnerà le aziende per l’ottenimento della certificazione internazionale Halal in modo da assicurare ai prodotti del paese asiatico l’accesso a mercati, come quello dell’Arabia saudita, ma anche per competere con i prodotti certificati Halal prodotti in paesi non islamici ma commercializzati nei paesi islamici.

Le certificazioni religiose sono una realtà del mercato globale, che le aziende devono considerare con la dovuta attenzione.

Fonte: Halal Focus, 4-traders 

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Asia, Consumatore

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