Bio e sostenibilità

Di Leo Bertozzi 29 Marzo 2017 — Nessun Commento ↓

La richiesta di prodotti biologici è in continua crescita in Europa così come negli USA, ed i consumatori fanno sempre più riferimento alla evidenziazione in etichetta del bio o del prodotto più generalmente sostenibile cioè rispettoso dell’ambiente e di pratiche eco-friendly.

Data l’attenzione verso i temi della salute, sicurezza alimentare, benessere animale e dell’ambiente, tale tendenza non può che continuare a crescere, almeno nei mercati maturi e, secondo Rabobank, i consumi del Bio aumenteranno del 6-8% all’anno, il che equivale al triplo della crescita generale prevista per i prodotti alimentari convenzionali. Le imprese dovranno dunque riformulare ed innovare i loro prodotti in tal senso, anche se, probabilmente, ci sarà il fattore limitante della scarsa offerta.

La prova della disponibilità dei consumatori a pagare un premium price per i prodotti bio o clean label è fornita dalla catena UK Tesco, dove il differenziale prezzo rispetto ai prodotti convenzionali risulta essere del 13% in più per latte, carne, uova e del 17% per frutta e verdura. I consumatori sono disposti a pagare di più per il prodotto Bio, perché ritenuto più pulito, meno lavorato e dunque più sano ed adeguato per una buona alimentazione. Questa tendenza si sviluppa comunque un po’ in tutte le economie avanzate, Cina inclusa.

Se la percezione dei consumatori è chiara, resta da vedere in che misura il prodotto bio sia effettivamente più sostenibile del convenzionale. Prendendo ad esempio i pesticidi, la produzione bio nei paesi in via di sviluppo è probabilmente più scrupolosa di quella convenzionale, ma questo non è il caso per le coltivazioni dei paesi dove le regolamentazioni sull’uso di pesticidi e concimi sono invece più stringenti.

Non si deve dunque pensare alla produzione biologica ed a quella convenzionale come due estremi opposti: per entrambe debbono essere adottate pratiche adeguate e compatibili col rispetto dell’ambiente e della salute, cioè sostenibili. Poi il consumatore potrà fare la sua scelta d’acquisto.