Le esportazioni totali in equivalente latte (ME) sono aumentate del 19,29%, in particolare verso il Sud Est Asiatico, l’America Centrale e l’America Latina. Allo stesso tempo, sono diminuite le importazioni in equivalente latte: 5,63 per cento.
I primi sei mesi di quest’anno segnano un balzo del 23,4% su base tendenziale delle esportazioni di formaggi Made in USA, con Messico, Corea del Sud, Giappone e Australia i principali paesi importatori. Positivo anche il rimbalzo dei prezzi: +25,8%, per oltre 726 milioni di dollari di ricavi.
L’incremento delle vendite verso nuovi mercati è una scelta quasi obbligata per gli Stati Uniti, per alleggerire le scorte. Lo scorso giugno nei magazzini c’erano 597.300 tonnellate di formaggio, il 15,3% in più rispetto al mese di giugno 2015.
Quanto alla panna, le esportazioni sono cresciute del 338,8% fra gennaio e giugno 2017, con Messico e Canada primi paesi per destinazione.
Crescono a ritmi sostenuti anche le esportazioni di SMP: +19,9% in quantità e +31,3% in valore. Messico, Filippine, Cina, Indonesia, Malesia, Vietnam, Pakistan sono i primi paesi di destinazione, con il Messico che da solo ha una quota di mercato del 47 per cento.
Il forte aumento delle vendite di SMP è dovuto ai prezzi. Con le quotazioni a 1.664 €/ton, gli USA sono in linea con l’ultimo risultato del Global Dairy Trade (1.663 €/ton), ma rimangono più competitivi rispetto all’Oceania (1.697 €/ton) e all’Unione Europea (1.815 €/ton).
Le importazioni americane di formaggio nei primi sei mesi del 2017 sono diminuite dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2016. Non è stato così per l’Italia che, grazie alla forza delle proprie DOP, porta a casa risultati lusinghieri. I formaggi Made in Italy hanno migliorato le performance negli USA, con un incremento delle quantità esportate del 3,8% rispetto ai primi sei mesi del 2016. Analizzando un periodo più lungo, se fra gennaio e giugno del 2014 l’Italia ha inviato 12.633 tonnellate di formaggio, nel primo semestre di quest’anno sono state inviate oltre oceano 16.444 tonnellate, a conferma del fatto che la qualità delle produzioni italiane è ricercata.
Un po’ in tutto il mondo si sta vivendo un rilancio dei consumi della crema di latte: si tratta di un segnale legato a nuovi fenomeni di consumo.
STATI UNITI: Trade prodotti lattieri caseari nell’anno corrente (Gen-Giu) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Elaborazione CLAL su dati IHS | Elaborazione CLAL su dati IHS | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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