In totale, agricoltura, foreste e pesca rappresentano appena il 17% dell’economia indiana, anche se coinvolgono il 70% della popolazione. Assocham, l’associazione delle camere di commercio indiane, ritiene che sia necessario invertire questo dato trasferendo strutture chiave dei servizi dalle aree urbane a quelle rurali, attraverso consistenti investimenti. Questo per diminuire i crescenti squilibri conseguenti all’urbanizzazione, che comportano anche la mutazione dei consumi e degli stili di vita rispetto ai riferimenti tradizionali.
Migliorare la rete stradale, potenziare le telecomunicazioni, diffondere i servizi finanziari, il tutto attraverso tecnologie inclusive, cioè appropriate alla tipologia di utenti: questi gli interventi per accrescere i redditi nelle zone rurali, che rappresentano il vero substrato operativo indiano. Si tratta di integrare città e zone rurali superando la barriera che attualmente le divide. In tal senso, la diversità geo-climatica e culturale del continente indiano può diventare fattore strategico di sviluppo.
Fonte: Assocham
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