Il formaggio non può essere certo considerato un ingrediente della cucina cinese, ma sempre più ristoranti presentano piatti di stile occidentale, pizza, burgers, tacos, che comprendono il formaggio. Il suo consumo cresce dunque in modo esponenziale, soprattutto nei consumi della crescente fascia media di popolazione urbana e fra i giovani.
La gran parte dei consumi deriva da formaggi usati nel foodservice, siano essi pizza cheese/mozzarella, cream cheese o fusi a fette. D’altro canto la penetrazione dei punti di ristorazione occidentali del foodservice come McDonald’s, Pizza Hut, Yum!, Subways cresce di centinaia di unità all’anno. Se un cinese mangia meno di 50 g di formaggio a testa, un’inezia anche rispetto ai 18,7 litri di latte, la crescita annuale è a doppia cifra, con una tendenza che si prevede costante nel prossimo futuro.
La produzione cinese di formaggio si concentra sul prodotto fuso per il foodservice. Anche l’azienda leader di mercato, la Bongrain – ora Savencia - Tianjin Foods, operativa in Cina dal 1997, sfrutta questo segmento, ma produce anche una gamma crescente di formaggi diversi di tipo europeo ed americano, venduti col marchio Milkana sia per il consumo diretto sia come ingredienti. Il formaggio è percepito come un prodotto che contiene più proteine e calcio rispetto al latte e dunque sempre più i giovani genitori lo preferiscono e lo inseriscono nella dieta dei bimbi. Nelle scuole elementari di Shanghai diventa frequente abbinare il formaggio al consumo di latte.
Questo lascia prevedere che il gusto del palato si evolverà, portando ad una crescente richiesta per formaggi anche diversi da quelli fusi, nei diversi segmenti di mercato.
Fonte: Cheese Market News
CLAL.it – Cina: importazioni di Formaggi Italiani
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Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.
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