Nuova Zelanda: la tutela delle risorse idriche per una produzione sostenibile

La produzione di latte è vitale per la Nuova Zelanda. Di conseguenza la sostenibilità rappresenta il riferimento fondamentale che connette, in generale, quanti operano lungo la filiera produttiva a tutta la popolazione ed anche ai consumatori finali.

Già nel 2003 Fonterra e la pubblica amministrazione avevano sottoscritto un impegno per contrastare i riflessi negativi sull’ambiente delle produzioni zootecniche arrivando al cosiddetto water accord del 2014, una serie di misure tese a prevenire lo sversamento di reflui nelle acque (o comunque una loro contaminazione dalle attività animali) e dunque a salvaguardare le condizioni ambientali. Fra queste figurano, ad esempio, il limite di pascolamento fino ad un metro dal ciglio di fossi e canali, il suo divieto nelle zone umide, la misurazione delle perdite in azoto e fosforo, l’ottimizzazione delle concimazioni. Le imprese lattiere hanno realizzato una serie di programmi di assistenza tecnica per verificare e sostenere le aziende agricole per tali finalità.

L’accordo impegna nei confronti del Paese le varie associazioni ed imprese coinvolte nella produzione lattiera, per adottare delle buone pratiche e delle norme atte a migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse idriche e delle materie per la nutrizione animale nelle aziende agricole e negli allevamenti.

I risultati di questo lavoro comune sono positivi. A tre anni dall’accordo, risulta ad esempio che il 97% delle vacche pascola entro recinti che proteggono i corsi d’acqua e che il 99% li supera su apposite passerelle, mentre la totalità delle aziende è monitorata per i reflui. I risultati delle azioni intraprese vengono attestati da audit annuali che forniscono la garanzia di terzietà.

È sempre più desiderio comune proteggere ed accrescere le disponibilità idriche come patrimonio sociale, economico, culturale ed ambientale. In tale contesto l’allevamento e la produzione lattiera, attività spesso messe all’indice di chi opera per la tutela ambientale, possono mettere in atto delle pratiche nel senso della sostenibilità.

L’azione neozelandese mostra come occorra un impegno comune, che permetta di consolidare la fiducia tra produttore e consumatore, o meglio per inserire adeguatamente l’attività produttiva nel contesto ambientale, delle percezioni e delle richieste che provengono dalla società in generale.

Fonte: DairyNZ

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Ambiente, Nuova Zelanda, Sostenibilità

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