Innovare, partendo dalla biodiversità

Evolve il concetto di prodotto alimentare.

“Bisogna far evolvere il concetto di prodotto alimentare”, dice Danone, che due anni fa ha lanciato un movimento per adottare stili di consumo più sostenibili.

Se la produzione alimentare si è evoluta per garantire qualità/salubrità e gusto/sapore, elementi ormai acquisiti per ogni alimento posto in vendita, il riferimento attuale diventa quello di health, wellness, environmentsalute, benessere, territorio. Alimenti che mantengono in forma, che contribuiscono ad una buona salute, ottenuti nel rispetto dell’ambiente: questo è il nuovo imperativo per i prodotti che debbono confrontarsi con un mercato ormai globale, non solo per i consumi ma per gli ingredienti ed i fattori che entrano nel processo produttivo.

In questo ambito rientra poi il concetto di biodiversità. Secondo l’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, a causa delle attività umane, sono a rischio di estinzione un milione di specie animali e vegetali. Fra questi anche batteri ed altri microorganismi che sono responsabili delle fermentazioni alla base del patrimonio alimentare mondiale.

La collezione di ceppi batterici sviluppata nei cento anni di storia aziendale è il più grande patrimonio di Danone.

Per Danone, la collezione di ceppi batterici sviluppata nei cento anni di storia aziendale è il più grande patrimonio dell’impresa, che la rende competitiva ed attuale sul mercato e le permette di sviluppare prodotti sempre più innovativi e buoni per la salute. Ovviamente alla base di tutto ci sono gli investimenti nella ricerca. Le prospettive per la ricerca sulle fermentazioni toccano anche aspetti non direttamente legati ai prodotti ma vitali per la sostenibilità come ad esempio la riduzione delle emissioni di metano da parte dei ruminanti, o la ricostituzione della fertilità del suolo. Ridurre le emissioni di gas in atmosfera ed agricoltura rigenerativa sono le soluzioni per produrre più alimenti con minori risorse e salvaguardare l’ambiente in cui viviamo.

Questo vale anche per le DOP. Per i prodotti del territorio è ancor più evidente la necessità di salvaguardare il patrimonio ambientale, perché da esso derivano anche quei batteri ed altri microorganismi che ne hanno fatto la differenza e la specificità.
L’importante è mantenerla, farla evolvere ed implementarla. Guai dimenticarla o banalizzarla.

Cees Jan Hollander, Danone, al CLAL Dairy Forum 2018

Cees Jan Hollander, Danone, al CLAL Dairy Forum 2018

Fonte: Just-Food

 

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

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Pubblicato in Biodiversità, Innovazione