Transizione ecologica: il piano d’azione di Nestlé

Neutralità carbonica (net zero), agricoltura rigenerativa, 100% energia da fonti rinnovabili, piantumazione di milioni di alberi, comunicazioni appropriate per mantenere la fiducia degli investitori, trasparenza totale verso i consumatori. Questi gli impegni di Nestlé per contrastare il cambiamento climatico, aderendo agli obiettivi ambientali ONU.

La responsabilità del maggior gruppo agroalimentare mondiale è notevole, data la sua notorietà, gli interessi nei diversi continenti ed anche il fatto che nel 2018 le sue svariate attività hanno emesso in atmosfera ben 92 milioni di tonnellate di gas effetto serra. Per questo ha aderito al piano ambientale ONU Business Ambition impegnandosi a mantenere l’aumento della temperatura entro 1,5° rispetto all’epoca pre-industriale ed a raggiungere un bilancio neutro del carbonio entro il 2050. Già entro il 2030 l’azienda si é impegnata a dimezzare le emissioni in atmosfera.

Assistenza tecnica ed incentivi economici ad agricoltori e  fornitori

Nestlé ha avviato un programma di assistenza tecnica ed incentivi economici agli oltre 500 mila agricoltori e 150 mila fornitori per sostenerli verso la transizione all’agricoltura conservativa (regenerative agriculture), onde accrescere la fertilità del suolo e la biodiversità, con l’obiettivo di reperire 14 milioni di tonnellate di materie prime entro il 2030 ottenute con questa tecnica agronomica.

Il piano di riforestazione prevede di piantare, nelle regioni da cui derivano gli approvvigionamenti agricoli, 20 milioni di alberi all’anno nei prossimi dieci anni. Grandi commodity quali soia ed olio di palma, a partire dal 2022, saranno reperite solo se certificate deforestation-free. Riguardo la transizione energetica, entro i prossimi cinque anni, tutti i circa 800 siti nei 187 Paesi dove opera l’azienda useranno il 100% di elettricità verde.

In espansione i prodotti da fonti vegetali

Riguardo al listino, Nestlé sta riformulando i prodotti per renderli sostenibili, sta espandendo quelli da fonti vegetali plant-based food ed aumentando quelli certificati carbon neutral in modo da offrire ai consumatori la possibilità di effettuare scelte d’acquisto consapevoli verso la sostenibilità ambientale.

Tutte queste azioni rientrano nel contesto delle verifiche tecnico-scientifiche Science Based Targets initiative (SBTi), cui aderiscono le oltre mille aziende a livello mondiale che si impegnano concretamente nella transizione ecologica.

Un estratto dal documento Nestlé’s Net Zero Roadmap

Un estratto dal documento Nestlé’s Net Zero Roadmap

Fonti: NestléUN Global Compact

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

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Pubblicato in Sostenibilità