Cina: maggiori consumi di latte e derivati

Nella “pagoda alimentare” cinese, corrispondente alla nostra piramide alimentare, la Chinese Nutrition Society raccomanda un consumo giornaliero di almeno 300 grammi di latte e latticini, ritenendoli di beneficio per la salute.

Si tratta di una quantità bassa rispetto ai nostri livelli, ma per il grande Paese asiatico è un mutamento radicale nella tradizione alimentare. Il fatto che i componenti bioattivi del latte quali immunoglobuline, lattoalbumine, lattoferrina, glicopeptidi, possano contribuire a rafforzare il sistema immunitario, è diventato un fattore rilevante durante il periodo di prevalenza dell’epidemia da coronavirus.

Lo dimostra il fatto che, secondo i dati IPSOS, il consumo di latte e derivati è aumentato del 13%. Nella “Guida al consumo di latte e derivati” pubblicata dal settore lattiero caseario cinese col supporto del governo, vengono indicati i comportamenti di consumo per le fasce più critiche della popolazione:

  • almeno mezzo litro di latte e latticini al giorno per le donne in gravidanza ed allattanti, 
  • da 350 a 500 grammi di latte o latticini per i bimbi in età prescolare, 
  • latte scremato per gli anziani, l’assunzione di un bicchiere di latte al giorno, 
  • yogurt e formaggi per gli adulti.

Durante il periodo di emergenza sono aumentati in particolare i consumi di yogurt e si prevede che questa tendenza continuerà anche una volta superata l’epidemia.

Formaggi DOP

Fonti: Inale, PubMed Central

 

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Cina, Consumatore