
Il 16 ottobre 2025 si è svolto al MaMu di Mantova un incontro che aveva come protagonista il settore lattiero-caseario. Organizzato da CLAL in partnership con ISMEA e in collaborazione con Regione Lombardia, l’incontro ha avuto l’obiettivo di analizzare il valore del settore lattiero-caseario lombardo e nazionale percorrendone la filiera, mettendone in luce sfide, punti di forza e opportunità nel panorama nazionale e mondiale.
Dopo i saluti iniziali di Angelo Rossi, fondatore di CLAL, Livio Proietti, Presidente di Ismea, e l’introduzione del moderatore Matteo Bernardelli, giornalista, la parte tecnica è stata aperta da Francesco Branchi, CLAL, che ha analizzato l’evoluzione degli allevamenti italiani, anche in chiave altimetrica.
Tra il 2014 ed il 2024 si è registrata una “pioggia” di allevamenti che producono latte: -25% in Italia (dati BDN). A fronte di questo calo, però, sono aumentate le vacche da latte (39 mila in più), le consegne di latte (+19%) e la resa di latte per vacca. Se confrontata con Germania, Francia e Olanda, questa evoluzione è stata migliore in Italia, ed ha visto la Lombardia come protagonista. La regione Lombardia, dove si consegna il 46% del latte italiano, ha infatti registrato un calo delle aziende inferiore alla media, ed è prima tra le regioni italiane per l’aumento delle vacche da latte e della resa per capo (110 qli annui, fonte: AIA 2023), sebbene la concentrazione di capi potrà essere un limite per l’evoluzione futura del settore. Eccetto la conta di cellule somatiche, in aumento nel 2024, negli ultimi 3 anni (2022-2024) la qualità del latte è complessivamente migliorata, con buone prospettive anche per l’anno in corso.
Alberto Lancellotti, CLAL, ha analizzato la situazione climatica e i mercati degli input produttivi, quali energia elettrica, gas naturale, fertilizzanti, petrolio, gasolio agricolo e altri, nonché gli alimenti zootecnici. I costi alimentari sono tendenzialmente stabili o in leggero calo, e in generale per gli input produttivi ad oggi non si presagiscono stravolgimenti per il prossimo futuro.
Mirco De Vincenzi, CLAL, si è poi unito ad Alberto Lancellotti per l’analisi del mercato lattiero-caseario mondiale, europeo ed italiano, comprensivo dei CLAL Forecast. Aumenta la produzione di latte nel Mondo, in particolare negli Stati Uniti ed in UE-27. I prezzi di Burro ed Formaggio calano in europa verso valori più moderati; anche la polvere di latte scremato (SMP) rallenta. Il calo di tali quotazioni grava sul prezzo del latte alla stalla in UE-27, che a sua volta influirà sul prezzo del latte in Italia.
L’Italia, secondo le stime CLAL, ha avuto un leggero aumento produttivo nel periodo gennaio-luglio 2025, così come la Lombardia. L’export dei formaggi italiani cresce, ma con destinazioni limitate, ed i consumi interni di formaggi risultano ormai maturi.
Le ottime strategie di marketing del Consorzio di Tutela del Grana Padano nel promuovere il formaggio hanno permesso di raggiungere valorizzazioni record del latte, tuttavia l’aumento produttivo del +6,9% nel periodo gennaio-settembre 2025 supera la crescita di export e consumi, incidendo sul prezzo del formaggio. La valorizzazione del latte destinato a Grana Padano (payout) inizia dunque a scendere, e sostiene meno il prezzo del latte alla stalla in Lombardia, dove avviene la maggior parte della produzione della DOP.
Fabio del Bravo, Ismea, è intervenuto in merito indicazioni geografiche, giovani ed agricoltura. La Lombardia evidenzia una maggiore incidenza delle aziende agricole giovani rispetto alla media nazionale, dato ancora superiore se si restringe al campo delle aziende da latte. Tuttavia serve una importante attività perché ciò si sviluppi anche nel futuro, e la PAC 2028-2034 potrebbe fornire strumenti più efficaci di quelli attuali, se ben gestiti. Le aziende agricole lombarde mostrano livelli di innovazione, diversificazione e relazioni di mercato nettamente superiori alle medie nazionali: aspetti che contribuiscono alle performance del settore.
L’importanza del ricambio generazionale è emersa anche nella presentazione degli strumenti finanziari offerti da Ismea dalla voce del Direttore Sergio Marchi: “fare in modo che i giovani possano accedere alla terra è cruciale”.
Le presentazioni si sono concluse con l’intervento di Francesca Zadro, agenzia ICE. L’agenzia offre formazione, partnership e promozione alle imprese italiane per raggiungere l’estero con i propri prodotti, attraverso una rete capillare e presente nel Mondo. L’Italia è il 6° Paese al Mondo per export di formaggi, con uno share del 5,9%. La crescita è robusta e diffusa, ma principalmente in mercati maturi, analoghi al nostro.
“Ci sembra dunque determinante cooperare, anche tra imprese, per portare nei paesi esteri i nostri prodotti”, ha commentato al termine delle presentazioni Francesco Branchi, CLAL. Successivamente, ha avuto spazio il dibattito con la platea.
Ha tirato le conclusioni della giornata l’Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, dopo aver ascoltato attentamente tutti gli interventi. L’Assessore Beduschi ha sottolineato che dalle informazioni condivise emerge la consapevolezza, per gli operatori lombardi, di avere un primato italiano, ed ha parlato di una Regione che accompagna gli operatori che “coltivano” questo primato, verso il futuro. “Dobbiamo alzare ulteriormente l’asticella: il futuro non si gioca sulla quantità, ma sulla capacità di presidiare mercati globali con organizzazione, formazione e diplomazia commerciale.”
L’evento si è concluso con un lunch buffet, al quale hanno contribuito con i loro prodotti i consorzi DOP lombardi, Zanetti e Nadalini.

















