Farm to Fork strategy: il futuro della produzione agroalimentare UE

Quella che in italiano potrebbe essere tradotta “dalla terra alla tavola”, è la nuova strategia UE per attualizzare la produzione agricola ed alimentare, nel contesto delle nuove sfide rappresentate dal cambiamento climatico e dal mutato rapporto fra produttori e consumatori.

Dopo la grande spinta produttiva degli anni ’60 ed il successivo slancio verso la garanzia della qualità e della sicurezza alimentare (safety and security), si apre ora una nuova sfida per assicurare un cibo sano, ottenuto nel rispetto dell’ambiente, buono per la salute e trasparente verso il consumatore riguardo origine, metodo produttivo, valore nutrizionale. Si tratta di una nuova prospettiva per interconnettere le varie fasi della filiera produttiva fino al consumatore finale. La grande specializzazione raggiunta dall’agricoltura, così come la vastità della trasformazione alimentare, debbono divenire attività produttive in equilibrio con l’ambiente, risorse ed emissioni, in modo da perpetuare i cicli vitali.

Per questo occorre riscoprire il valore della biodiversità come potenziale di resistenza ed adattamento ai fenomeni climatici estremi sempre più frequenti, alle carenze di risorse idriche ed energetiche, alle malattie. Le misure di politica agroalimentare indirizzeranno dunque tutta la filiera verso una produzione più “verde”, salutare e con meno sprechi. Il consumatore deve essere parte integrante di questo sforzo, affinché percepisca il reale valore dei prodotti e ne abbia fiducia. Da qui la garanzia del benessere animale, di tecniche agronomiche e colturali che comportino meno residui, di una gamma di prodotti sufficienti per le necessità alimentari che non si accumulino in scorte da distruggere.

UE: gli obiettivi pratici da raggiungere entro il prossimo decennio

La strategia UE si pone degli obiettivi pratici da raggiungere entro il prossimo decennio: riduzione del 20% nell’uso dei concimi chimici; riduzione del 50% nell’uso dei pesticidi e dei chemioterapici; ampliamento fino ad un quarto del totale per le superfici coltivate a biologico. La ricerca, che è stata alla base del grande sviluppo nella produzione agroalimentare, verrà potenziata e riorientata per innovare le tecniche ed i metodi produttivi in modo da raggiungere gli obiettivi indicati e riformulare gli alimenti per renderli più salutari e funzionali ai bisogni nutrizionali della popolazione. Entro due anni verrà applicata la nuova etichettatura nutrizionale e verrà aggiornata la normativa sui materiali di contatto (packaging) degli alimenti per aumentare la salubrità e ridurre l’impatto ambientale.

La diversità della produzione agroalimentare italiana, che deriva dal patrimonio culturale e geografico dei vari territori, non può non sfruttare la prospettiva della strategia dalla terra alla tavola per trovare un’adeguata collocazione sul mercato. A condizione di realizzare rapporti di filiera reali e di trasmettere ai consumatori in modo trasparente i valori che le sono propri.

Farm 2 Fork

 Fonte: European Commission

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Biodiversità, Sostenibilità, Strategie di Impresa, UE