I giovani cinesi dicono “Cheese!”

Sembra proprio che la Cina rappresenti il futuro per i consumi di formaggio. Il gigante asiatico è il maggior importatore di prodotti lattiero caseari al mondo, con un valore del mercato dairy di circa 12 miliardi di dollari, che potrebbe salire a 16 miliardi nel 2020.

Fondamentale in questa crescita è la parte dovuta ai consumi di formaggio, che è passata dal 15% nel 2015 al 25% nel 2017. Secondo una ricerca Mintel, le vendite di formaggio al dettaglio aumenteranno in media del 13% all’anno fino al 2021.

Eppure in Cina fino agli anni ’80 praticamente non si consumavano formaggi, che erano comunque considerati prodotti di lusso esotici. L’arrivo delle catene di fast food, l’aumento del reddito famigliare ed i nuovi stili di consumo nelle città hanno cambiato il tutto, ed i prodotti lattiero caseari sono presto stati percepiti dai più giovani come sinonimo di benessere e salute alimentare.

In Cina il consumo di formaggio dei bambini rappresenta il 55% del totale

La fascia di 20-29 anni rappresenta il 47% dei consumatori di formaggio; mozzarella ed erborinati sono le tipologie più conosciute, pizza e cheesecake i piatti preferiti. Diverse scuole elementari di Shanghai includono formaggio nelle mense ed il consumo dei bimbi rappresenta il 55% del totale. Non per nulla, su 113 prodotti a base di formaggio lanciati sul mercato negli ultimi 3 anni, il 42% era rivolto ai bambini.

La gran parte di consumi si concentra comunque nelle quattro maggiori città del Paese, Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzen, che hanno redditi maggiori e stili di vita più sensibili alle influenze occidentali. Il formaggio resta dunque poco conosciuto per la maggior parte della popolazione; molto resta da fare, ma grandi sono le potenzialità. Ad esempio, le imprese australiane e neozelandesi, che vedono nella Cina la destinazione privilegiata per la loro produzione lattiero casearia, si attivano per innovare, per accrescere la qualità dei prodotti e per catturare questa crescente domanda.

Bisogna considerare che i consumatori cinesi tendono ad identificare i prodotti con la loro percezione del Paese da cui questi provengono e che la loro sensibilità e conoscenza aumenta grazie ai viaggi ed ai soggiorni di studio compiuti all’estero. L’origine rappresenta poi un fattore altrettanto importante per catturare nuovi consumatori.

Innovazione, qualità, reputazione, origine non saranno però sufficienti per superare gli eventuali ostacoli rappresentati da barriere commerciali derivanti dal contesto geopolitico o, peggio, da problematiche igienico-sanitarie dei prodotti.

Dunque, se per il formaggio il mercato cinese rappresenta un notevole potenziale, occorre più che mai dare certezza sulla qualità dei prodotti, sulle azioni e politiche promozionali e commerciali. Vista però la vastità e la cultura della Cina, occorre, soprattutto, organizzarsi.

CLAL.it - Cina: Principali Paesi fornitori di Formaggi

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Fonte: Monash University

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Cina, Consumatore, Formaggio