Il Commento: Dovremo affrontare un anno di incognite [Antonio Auricchio]

Antonio Auricchio - Presidente del Consorzio del GORGONZOLA e di AFIDOP e come Vicepresidente di ASSOLATTE

Antonio Auricchio – Presidente del Consorzio per la Tutela del Gorgonzola, Presidente di Afidop e Vicepresidente di Assolatte

“Dovremo affrontare un anno di incognite e non so bene se essere ottimista, negazionista o realista. In molti hanno battezzato il 2024 come un anno d’oro per il settore lattiero caseario, ma se lo è stato per Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che hanno migliorato la loro corsa rispetto all’anno precedente, io che come Presidente del Consorzio del Gorgonzola e di Afidop e come Vicepresidente di Assolatte ho uno sguardo su tutti i prodotti. E ho visto uno scenario diverso: Imprese in difficoltà, Famiglie alle prese con nuove povertà e lo spettro dei cali dei consumi, il rallentamento dell’import della Germania come conseguenza della crisi economica, l’incognita dei cambiamenti climatici che potrebbero la prossima estate rallentare la produzione di latte, l’incognita dei dazi che potrebbero frenare un mercato strategico come quello degli Stati Uniti. Mi auguro che l’Italia possa assumere il ruolo di trait d’union fra Unione europea e Usa, vista la crisi in Germania e in Francia, ma serve prudenza”.

A tratteggiare un quadro tutt’altro che semplice, con prospettive diverse che si intersecano, è Antonio Auricchio, Presidente di Afidop e del Consorzio per la Tutela del Gorgonzola e Vicepresidente vicario di Assolatte.

Auricchio parla di una “situazione ibrida”. “L’estero ci sta regalando soddisfazioni e grazie alle esportazioni si sono alleggeriti i magazzini di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, trascinando verso l’alto anche i prezzi del fresco – prosegue -. Bisognerebbe rilanciare anche l’export di altri grandi formaggi italiani, dal Taleggio al Quartirolo Lombardo, dal Provolone al Gorgonzola”.

Ma si fa presto a dire export: “Sugli Usa pesa l’incognita dei dazi, la Germania è ferma per l’afta epizootica e la crisi ha spinto i tedeschi a privilegiare le produzioni interne, la Francia è diventata il primo mercato per i formaggi italiani, ma è molto attenta ai prezzi, mentre noi per l’aumento dei costi dovremmo aumentare i listini”.
Dinamiche incerte anche per il prezzo del Latte Spot “che è diminuito e in questa fase è più conveniente rispetto al latte contrattualizzato, la GDO adegua i prezzi ma non è tempestiva rispetto agli incrementi dei costi delle industrie di trasformazione, il prezzo del burro ha subito dei ribassi e ora è fermo, il siero ha perso terreno nelle scorse settimane e ora è stabile, l’energia sta salendo. E in questo contesto non mancano le aziende che boccheggiano”.

Tutti elementi che, per il Presidente di Afidop, “per ora non suscitano allarme, ma incertezza, quella sì”.

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Pubblicato in Formaggio, Gorgonzola, no-rss