Il latte non è artificiale

L’integrazione dell’intelligenza artificiale con i sistemi biologici ha consentito ai ricercatori di sfruttare il potenziale della fermentazione di precisione per ottenere la secrezione di latte da cellule isolate dalla ghiandola mammaria e fatte moltiplicare in un bioreattore. Questo latte, essendo ottenuto non da processi che riguardano l’intero organismo animale come avviene in allevamento, potrebbe anche essere inteso come un nuovo cibo Frankenstein frutto della rivoluzione biotecnologica perché prodotto in modo artificiale. E’ davvero così?

Una cosa è certa: il latte è uno solo, quello prodotto dalla mammella. Quindi non può esistere un latte “artificiale”. Esiste invece la tecnologia che apre nuovi orizzonti, sempre partendo dalla ghiandola mammaria.

La domanda mondiale di latte e di ingredienti lattiero-caseari è in continuo aumento ed i metodi di produzione convenzionali dell’allevamento animale stanno incontrando molte resistenze, prima facendo leva su questioni legate al benessere degli animali, poi con maggiore enfasi sul clima.

La tecnologia permette di imitare il processo che avviene durante la gravidanza

Il cosiddetto “latte cellulare” è secreto dalle cellule epiteliali che si trovano nelle mammelle. Dunque non é artificiale e semmai può essere ritenuto artificiale il modo in cui viene prodotto. Lo si ottiene prelevando del tessuto della ghiandola mammaria, animale od umana, lo si isola dalle altre cellule e lo si “coltiva”, cioè lo si moltiplica in un bioreattore creando un ambiente ideale e controllato. In tal modo le cellule di quel tessuto secernono latte assolutamente sterile. La tecnologia permette, dunque, di imitare il processo che avviene durante la gravidanza, quando le cellule della ghiandola mammaria iniziano a moltiplicarsi fino a  smettere di dividersi e ad iniziare a produrre latte. A differenza della carne di laboratorio, dove le cellule stesse sono il prodotto finale che viene consumato, le cellule della ghiandola mammaria restano attive nella secrezione di latte. Come principio si tratta dunque di un latte al 100%, che può essere utilizzato per l’alimentazione umana, per l’elaborazione di derivati e per usare i suoi componenti nutrizionali nell’industria farmaceutica, in quella cosmetica od altro.

Per avere un mercato, il latte cellulare deve comunque avere un prezzo competitivo con quello del latte prodotto tradizionalmente. Questo richiede il perfezionamento dei processi biologici e la loro industrializzazione, il che potrebbe richiedere diversi anni.

Varie aziende sono attive in questo settore, come Turtle Tree sorta a Singapore e che sta proseguendo il suo sviluppo in California. Negli USA esistono diverse aziende che stanno cercando di produrre latte cellulare, tra cui un’azienda israeliana, Wilk Technologies, che è stata quotata in borsa ed ha ricevuto un finanziamento di 2 milioni di dollari dalla Coca-Cola o ls BIOMILQ, che sta sviluppando una tecnologia per la produzione di latte umano al 100% in Carolina del Nord. Altro esempio è la startup israeliana Imagindairy, che ha raccolto in breve tempo 13 milioni di dollari per avviare la produzione del suo Alt Milk, un latte alternativo.

Bisogna poi considerare il fattore etico e normativo: quale definizione dare a questo latte? Quali i controlli pubblici per verificare la compatibilità dei processi tecnologici? Anche questo richiederà tempo, specialmente in Europa, dovendosi applicare la procedura di autorizzazione stabilita per i cosiddetti Novel Food.
Naturalmente, nulla può sostituire il latte naturale ed un laboratorio non sarà mai una stalla, ma la tecnologia apre nuove strade e può essere affascinante così come lo è la natura. Si tratta di conoscerla ed usarla in modo appropriato, definendone i riferimenti etici.

Patrimonio Bovino dei principali Paesi esportatori di prodotti lattiero-caseari

Foonte: FARE – Food and Agricultural Requirements

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Innovazione, Latte, Senza categoria