Il riciclo integrale del packaging per la sostenibilità

Imballaggi riciclabili al 100% entro il 2025: l’obiettivo di Nestlé

Nestlé ha annunciato l’intenzione di arrivare a riciclare o riutilizzare entro il 2025 la totalità dei materiali di packaging. Si tratta di un obiettivo ambizioso ed impegnativo quanto imprescindibile, vista la necessità di minimizzare l’impatto negativo della attività produttive sull’ambiente ed in primo luogo scarti ed emissioni. Questo nell’ottica dell’economia circolare che sta subentrando a quel modello lineare del take-make-dispose che ha portato all’emergenza rifiuti, presupponendo che le risorse siano infinite, economiche e a basso costo di smaltimento.

Quanto il tema sia acuto lo si capisce dal fatto che, se il trend attuale non cambia, nel 2050 ci potrebbero essere più quantità di plastiche che pesci negli oceani. Dunque riuso, riciclo, recupero di materia e di energia sono ormai imprescindibili, nell’ottica della sostenibilità. I tre elementi chiave del programma di Nestlé sono:

  • l’eliminazione delle plastiche non riciclabili,
  • l’incentivo all’impiego di nuovi materiali facilmente riciclabili,
  • l’eliminazione o la riformulazione dei laminati di confezionamento multistrato.

Attuare azioni a livello locale, ma coordinate su scala generale


Di conseguenza i fornitori verranno incentivati a ricercare nuove soluzioni di packaging per ridurre i materiali plastici ed introdurre nuove forme di raccolta e recupero delle confezioni sviluppando in modo organico il mercato del riciclo. In tale processo diventa essenziale però coinvolgere i consumatori, per cui le etichette dovranno mettere ben in evidenza le informazioni sulle modalità di riciclo. Essendo un problema complesso di portata globale, si tratta di ricercare ed attuare delle azioni a livello locale, ma coordinate su scala generale.

Ricerca di nuove soluzioni per il confezionamento dei formaggi

I film plastici occupano una posizione preminente nel confezionamento dei formaggi, grazie alle loro proprietà funzionali che permettono la preservazione delle caratteristiche sensoriali e nutrizionali dei prodotti, così come per la leggerezza, trasparenza ed economicità. Questo ha contribuito notevolmente ad ammodernare e razionalizzare la distribuzione, riducendo lo spreco di risorse alimentari e migliorando gli standard di qualità. Oggi questo non basta più, e le imprese debbono impegnarsi per rendere riutilizzabili tali materiali, entrando nell’ottica dell’economia circolare, cioè operando per la correlazione fra alimento, ambiente, persone, ovvero per una ecologia integrale, in modo da agire per una sostenibilità economica, etica ed ambientale.

Questo è imprescindibile, in primo luogo per le produzioni DOP.

Fonte: Nestle, Ellen MacArthur Foundation

Il Prof. Frey propone per lo scenario lattiero-caseario l'aggettivo  glocal (= global + local)

Il Prof. Frey propone per lo scenario lattiero-caseario l’aggettivo
glocal (= global + local):
guardare alla dimensione internazionale come una grande opportunità, ma anche contribuire al mantenimento del territorio.

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Ambiente, Consumatore, Formaggio, Sostenibilità