Il settore lattiero-caseario Indiano ha ancora un grande potenziale

L’India, con una produzione annuale di circa 188 milioni di tonnellate, è leader mondiale nella produzione di latte, attività che coinvolge oltre 70 milioni di produttori sparsi in una miriade di villaggi. Fino alla seconda metà del secolo scorso il grande Paese asiatico era deficitario in latte, ma nel 1970 il National Dairy Development Board (NDDB) avviò il più grande programma mondiale di sviluppo lattiero-caseario noto come Operation Flood. I suoi obiettivi erano di incrementare la produzione, avere prezzi equi per i consumatori, aumentare il reddito e ridurre la povertà tra gli agricoltori, ottenere una fornitura costante di latte.

Nel giro di 30 anni la quantità di latte disponibile per ogni indiano è raddoppiata

Nel giro di 30 anni la quantità di latte disponibile per ogni indiano è raddoppiata, con una produzione totale pari a 170 milioni di tonnellate, rendendo l’allevamento il più grande generatore di occupazione agricola del Paese. Tutto questo è stato ottenuto con il coinvolgimento delle masse rurali ed  il processo è stato definito  anche “rivoluzione bianca”. A capo del National Dairy Development Board venne nominato il presidente e fondatore di Amul, sinonimo di Anand Milk Union Limited, la più grande federazione di cooperative lattiero-casearie del Paese. Amul fu fondata nel 1964 con l’obiettivo di eliminare il sistema degli intermediari che stava abbassando costantemente il prezzo pagato ai produttori. Questa iniziativa è stata presa ad esempio da quasi tutti gli Stati indiani, che si sono sforzati di imitare Amul nell’associare cooperative locali per raccogliere il latte, definire il marchio, la qualità e il prodotto da immettere al consumo.

Un altro frutto della “rivoluzione bianca” è Mother Dairy, azienda sorta nella regione della capitale Nuova Delhi, diventata ora un marchio ben noto anche a livello internazionale. A Nuova Delhi ha sede anche la Kwality, azienda fondata nel 1992 che ha sei stabilimenti negli Stati indiani del Rajasthan, Uttar Pradesh e Haryana. La quarta maggiore impresa lattiero-casearia indiana è Orissa, la federazione delle cooperative di produttori latte dell’omonimo Stato fondata nel 1985 sul modello di Amul. Segue l’Andhra Pradesh Dairy Development Cooperative Federation, APDDCF, azienda fondata nel 1981 con sede nella capitale dello Stato Andhra Pradesh, organizzata in modo cooperativo su tre livelli. KMF, Dairy Milk Company Karnataka Milk Federation, è stata invece fondata nel 1974 nello Stato di Karnataka. Nello Stato del Kerala ha sede la KSE, sorta nel 1963 per estrarre l’olio di cocco. Nel 1976 ha costruito un impianto per la produzione di mangimi premiscelati per il bestiame divenendo il principale fornitore e produttore di mangimi per bovini del Kerala. Nel 2000, KSE ha iniziato ad acquistare, lavorare e vendere latte e derivati. La Mehsana District Co-operative Milk Producers Union Limited, spesso chiamata Dudhsagar Dairy, ha il più grande caseificio dell’Asia e vi  aderiscono 450.000 produttori. Nella regione di Mumbai, nota per la sua tradizione lattiero-casearia, ha sede Dynamix Dairy Industries, azienda fondata nel 1983. Sempre in Kerala ha poi sede la Kerala Co-operative Milk Marketing Federation che vende i prodotti col marchio Milma.

Un potenziale di crescita che attira numerose aziende private ed investitori

Nonostante tali grandi imprese, la maggior parte del settore lattiero-caseario indiano è ancora altamente non organizzata, con una predominanza di piccoli produttori di latte, marginali. Questo potenziale di crescita attira però numerose aziende private ed investitori. Il governo indiano ha adottato misure per sviluppare il settore lattiero-caseario, fornendo assistenza alle cooperative del latte ed ai produttori rurali. La crescita sostenuta dell’economia indiana ha poi portato ad un aumento della capacità di spesa dei consumatori, ad una rapida urbanizzazione ed a cambiamenti nei modelli alimentari. Con la maggiore consapevolezza dei consumatori in materia di salute, si è verificato uno spostamento verso prodotti lattiero-caseari sicuri e pronti al consumo. L’impulso all’espansione del settore e dell’export, deriva anche da una forte volontà politica, come dimostra la partecipazione diretta delle varie amministrazioni statali nelle grandi federazioni cooperative indiane.

Esportazioni lattiero-casearie dell'India

Fonte: INVENTIVA

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in cooperative, India, Latte