
Claudia Palazzo – Amministratrice Delegata del Caseificio Palazzo
“Il settore lattiero caseario pugliese dovrebbe imparare a fare sistema a portare le eccellenze del nostro territorio nel resto del mondo”. Se la riflessione proviene da Claudia Palazzo, amministratore unico del Caseificio Palazzo di Putignano (Bari), 350 dipendenti (che crescono nella fase di alta stagione), 94 milioni di fatturato nel 2024 (il 45% ottenuto da esportazioni in 32 Paesi), 20.000 tonnellate di prodotti finiti all’anno, 86 allevatori conferenti sul territorio, c’è da crederci.
Con Claudia Palazzo partiamo da uno dei simboli del Made in Italy, che proprio loro, una quindicina di anni fa, hanno contribuito a rilanciare, decretando l’inizio di una storia di crescita sfavillante per la Burrata, oggi elemento principe di moltissimi piatti grazie alla sua qualità e alla sua delicata versatilità.
La Burrata è sempre più uno dei simboli del Made in Italy. Quali sono le ragioni di questo successo?
Abbiamo perfezionato la Burrata migliorando gusto e shelf-life senza conservanti
Quanto ha inciso il boom del turismo in Puglia?
“La forte identificazione della burrata con il nostro territorio è oggi nota a tanti, la Regione ha indubbiamente investito tanto nella promozione del turismo enogastronomico sul nostro territorio, stimolando anche molti flussi turistici dall’estero. Infatti, abbiamo notato negli anni che sempre più nostri clienti venivano in Puglia per scoprire il territorio e le nostre realtà, ma il successo in termini di vendite nasce ben prima del boom del turismo in Puglia, certamente questo ha contribuito a consolidarlo”.
Quali sono le caratteristiche del prodotto?
Non esiste una buona Burrata se non vi è alla base una stracciatella fatta a regola d’arte
Per voi la Burrata rappresenta il core business dell’azienda? Quali sono gli altri prodotti di punta che producete?
“Il nostro core business è la produzione di formaggi a pasta filata a tutto tondo: dalle mozzarelle di Gioia del Colle Dop alle scamorze, dalle burrate alle stracciatelle, per arrivare infine al nostro unico formaggio a pasta filata stagionato il Caciocavallo Silano Dop. La burrata indubbiamente è stato un volano negli ultimi 15 anni. Infatti, siamo stati tra i primi a credere nelle potenzialità di questo prodotto. Pensate che già nel 2010, la nostra burrata vinceva una medaglia d’oro (la prima in assoluto per questo prodotto) nella sua categoria al World Cheese Awards a Birmingham”.
Quali sono i vostri canali di vendita in Italia e all’estero?
“I nostri formaggi sono distribuiti sia in Italia che all’estero. Siamo presenti sia nella grande distribuzione organizzata che nel canale Food Service /Horeca. Quest’ultimo è stato determinante per la diffusione e conoscenza della Burrata all’estero”.
La Burrata può essere una soluzione per garantire un futuro ai giovani allevatori e fermare lo spopolamento delle aree interne?
“Credo che lo spopolamento delle aree interne sia una delle problematiche più critiche che saremo costretti ad affrontare soprattutto negli anni a venire. È un ragionamento complesso che merita approfondimenti dedicati e non può sicuramente essere la burrata la panacea di questo andamento, soprattutto perché, come tutti i prodotti sul mercato, prima o poi anche la burrata raggiungerà la sua maturità, ovviamente tutti speriamo che questo avvenga il più tardi possibile o che almeno resti sul punto più alto del suo ciclo di vita per un lunghissimo periodo”.
Come vede il futuro del settore lattiero caseario pugliese? Quali esigenze ha la filiera?
Caseificio Palazzo è socio fondatore del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Gioia del Colle Dop