In India, un Paese con una cultura lattiero-casearia profondamente radicata, si sta assistendo ad un significativo spostamento verso prodotti lattiero-caseari benefici per la salute dell’apparato digerente, ragion per cui il mercato dei probiotici, yogurt, cagliate, latticello, è in rapida espansione.
Il mercato indiano dei probiotici raggiungerà 10 miliardi entro il 2033
Questa impennata è guidata da fattori quali aumento del reddito disponibile e maggiore consapevolezza sui benefici di una buona alimentazione, urbanizzazione e crescita dell’e-commerce, catene di supermercati e servizi di consegna a domicilio che rappresentano il 95% delle vendite di latticini probiotici.
I marchi leader del settore, come Amul, Mother Dairy, Milky Mist, Heritage Foods, Verka, stanno investendo attivamente in questi prodotti. Heritage Foods, ad esempio, ha lanciato un latticello probiotico, che ora contribuisce al 15% delle vendite complessive di latticello. I produttori si stanno inoltre concentrando su prodotti come yogurt probiotici ad elevato contenuto proteico, data l’elevata marginalità. Infatti, se in generale lo yogurt offre maggiori profitti del latte, quello probiotico offre margini migliori e lo yogurt probiotico con proteine offre profitti ancora più elevati.
I piccoli negozi familiari faticano a fornire latticini funzionali
Secondo la Food Safety and Standards Authority of India (FSSAI), un prodotto si può qualificare come probiotico se contiene almeno 100 milioni di unità formanti colonie per grammo. La maggior parte dei ceppi batterici utilizzati dalle aziende lattiero-casearie indiane viene importata dall’Europa e dagli Stati Uniti, dove operano giganti del settore quali la danese Novonesis (nata dalla fusione di Hansen e Novozymes) e la statunitense Dupont.
Anche per questi prodotti, il ‘segreto’ permane nelle mani dei pochi, grandi produttori mondiali di biotecnologie.
Fonte: Just Food