L’Italia del Dairy esporta meno, ma a prezzi più alti

Luci e ombre per l’export lattiero caseario made in Italy. Fra Gennaio e Luglio 2018 diminuiscono le quantità commercializzate su base tendenziale (-2,5%), mentre crescono i valori (+3,8%) rispetto allo stesso periodo del 2017.

Cresce in quantità e in valore l’export di Formaggi, con buone performance di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, dei Formaggi freschi, Grattugiati e del Gorgonzola. Bene anche il Burro, che incrementa volumi e valori rispettivamente del 50,7% del 72,2%.

 

Si rafforza ulteriormente il rapporto con la Germania, che rimane per molte voci del “dairy” il primo mercato di destinazione.

 

Soffre il segmento “latte e panna”, che cede addirittura il 17,5% in quantità e il 4,1% in valore, nonostante l’exploit di Luglio (+36,8% e +38,8% in volumi e ricavi). La Libia si conferma il primo mercato, ma nei primi sette mesi del 2018 ha ceduto il 16%.

Aumenta notevolmente l’export di Panna confezionata, che accelera del 60,6% in quantità e del 66% in valore, trascinata dal boom (+442%) della Corea del Sud.

Guardando solo il mese di Luglio, emergono segnali positivi per le esportazioni in quantità e valore, con risultati lusinghieri per i Formaggi freschi, Grana Padano e Parmigiano Reggiano, Formaggi grattugiati, Gorgonzola, Latte confezionato, Burro.

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