PAM: valorizzare le produzioni Italiane nel post emergenza [Intervista al Direttore Comm. Migliolaro]

Luca Migliolaro - Direttore Commerciale di PAM

Luca Migliolaro – Direttore Commerciale di PAM

Le restrizioni adottate per fronteggiare il virus Covid-19 hanno determinato un profondo cambiamento nei comportamenti all’acquisto da parte della popolazione italiana. Per meglio comprendere gli effetti sul settore lattiero-caseario ed alimentare in generale, abbiamo intervistato alcuni Manager della GDO italiana, che hanno modo di misurare direttamente i trend attuali.

Il Direttore Commerciale di PAM, Luca Migliolaro, esprime in questa intervista i dati dei consumi, l’importanza della shopping experience e la campagna Insieme a Te per l’Italia.

Dall’inizio della quarantena in Italia, lo spostamento dei consumi alimentari dai servizi di ristorazione al retail ha decretato per la grande distribuzione un notevole aumento delle vendite. Per quali prodotti si sono verificati incrementi più evidenti? Come si collocano il latte ed i suoi derivati?

I dati di Mercato (fonte IRI) evidenziano situazioni molto chiare. Dal 4 maggio siamo nella fase 2 e gli effetti di crescita a doppia cifra continuano a confermarsi: dai Surgelati (+31%) alla Cura Casa (+26%). In queste settimane cominciano finalmente a crescere, anche se con un valore ancora inferiore rispetto ad altri reparti, la Cura Persona e Petcare.

I clienti continuano ad apprezzare il rapporto qualità/prezzo offerto dalle Marche Commerciali delle insegne, con crescite che superano il 20%, e quote che superano di quasi 2 punti quelle del 2019. Guanti, Alcool, Igienizzanti Persona e per ambienti, Lieviti, Farine, Verdure in Scatola, Surgelati di Pesce, Uova, Legumi e Funghi Secchi, Coloranti Capelli, Sistemi di Depilazione, Saponi continuano ad essere le categorie più acquistate rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda latte e derivati, le maggiori evidenze riguardano la crescita del latte UHT a discapito del latte fresco (perdita dettata dalla riduzione del numero di visite ai negozi nel periodo del Covid), le mozzarelle che godono di una stagione più calda rispetto allo scorso anno, Grana e Parmigiano che crescono di oltre il 20%, così come il mascarpone che cresce di oltre 50 punti assieme a tutti i preparati per dolci. L’inizio stagione evidenzia una grande crescita dei gelati, evidentemente a discapito delle gelaterie.

In un frangente di emergenza sul piano sanitario, un’alimentazione equilibrata può contribuire ad alzare le difese immunitarie. Avete riscontrato un cambiamento dei consumi alimentari in tal senso?

I consumi funzionali, senza zuccheri, senza lattosio, ma più in generale frutta e verdura sono in grande crescita. I prodotti funzionali sono trainati dalla Marca Privata. Pam Panorama in passato ha focalizzato la sua attenzione anche in tale settore con la linea “Semplici e Buoni” che nell’ultimo periodo (emergenza Covid) ha registrato tassi di crescita di oltre il 10% rispetto al mercato.

Durante la quarantena i servizi di vendita online hanno visto aumentare notevolmente la richiesta. Secondo le vostre analisi, la vendita online si ridimensionerà dopo l’emergenza? Oppure diventerà strutturale, magari potenziata?

La shopping experience di un negozio fisico, non potrà essere sostituita dall’online

Molti clienti stanno scoprendo un mercato che, escluse le prime settimane, è sempre più efficiente. Non si potranno sostituire i consigli del bravo gastronomo, del macellaio o del pescivendolo; non si potrà dare un’emozione maggiore di una esposizione accattivante o del profumo del pane fresco; la shopping experience di un negozio fisico, quando, dopo il Covid, si potrà tornare ad avere la massima enfasi con assaggi, intrattenimento ed esposizioni ambientate, non potrà essere sostituita dall’online.
Certo la velocità e semplicità di acquisto dell’e-commerce hanno un valore che il cliente ha cominciato a comprendere, apprezzare e ad usare. Sarà normale aspettarsi che lo richiederà come un ovvio servizio strutturale aggiuntivo.

L’emergenza richiede il rispetto di distanze di sicurezza tra le persone. Come affrontano questa esigenza i grandi spazi commerciali ed supermercati di prossimità?

Con tanto lavoro e tanta pazienza: occorre far rispettare delle regole che rallentano gli afflussi e quindi la spesa, ma che contemporaneamente creano fiducia nei clienti che si sentono responsabili e si aspettano da parte delle insegne altrettanto rigore. Lavorando bene, ovviamente differenziandosi tra grandi e piccole superfici, la nostra credibilità ne uscirà rafforzata.

In quale direzione pensa dovranno cambiare i format delle manifestazioni fieristiche dedicate all’agroalimentare? Come vi orienterete nella ricerca di nuovi prodotti e nuove relazioni?

Saranno più importanti le fiere in cui i prodotti si potranno toccare con mano

È finito il tempo delle public relation o delle gite dei Buyer solo per salutare il fornitore con cui lavorano da anni. Saranno sempre più importanti le fiere in cui i prodotti si possono toccare con mano, ma le negoziazioni e analisi saranno sempre più demandate agli strumenti tecnologici con una comunicazione a distanza. È possibile che il valore di ciò che si presenta superi quello delle relazioni instaurate da tempo. Immagino che la capacità innovativa di alcuni soppianti il volano dei rapporti su cui si fondavano gli accordi con altri.

Di sicuro i Buyer gireranno molto più per le fiere con appuntamenti preparati prima in base alla presentazione che la fiera stessa darà ai propri espositori. Siti di fiere con meri elenchi di espositori o che non permettono una semplice ricerca delle alternative di prodotti e servizi offerti da chi espone, avranno grandi difficoltà rispetto a chi è più attento al cliente che alla raccolta affitti. La capacità di creare legami e fissare appuntamenti virtuali saranno servizi che le fiere dovranno mettere da subito nel proprio carrello.

Abbiamo recentemente affermato l’importanza di una filiera unita (produttori latte, trasformazione, grande distribuzione) e che condivida finalità comuni. Quanto ritiene importante costruire e rafforzare alleanze all’interno delle filiere?

Sarà fondamentale che ogni filiera abbia dei motivi reali di differenziazione rispetto al prodotto/fornitore che non ne fa parte. Il consumatore vuole conoscere i valori reali che contraddistinguono un nome o ad un consorzio.

Se si lavora solo su un territorio ma non su regole chiare e risultati percepibili anche da un punto di vista organolettico, di sostenibilità ambientale, di certezza di controlli, di alimentazione animale, la filiera verrà sempre più percepita come il nome di una lobby e sarà facilmente scavalcata prima dal consumatore finale e poi dalla GDO più attenta, che cercherà la consistenza della qualità complessiva del prodotto prima del suo nome.

Abbiamo visto che recentemente Pam Panorama è stata impegnata in un percorso volto ad enfatizzare le produzioni territoriali di cui l’Italia è ricca con la campagna Insieme a Te per l’Italia. Ci raccontate l’esperienza in corso?

Dal 16/03, proprio all’inizio dell’emergenza Covid, Pam, panorama, Pam local, Pam city, congiuntamente hanno promosso verso i clienti dei vari format per l’acquisto dei prodotti realizzati in Italia, sia di produzione completamente italiana che di aziende estere con stabilimenti produttivi siti in Italia. La scelta è stata infatti quella di sostenere l’economia italiana promuovendo l’acquisto di quanto prodotto in Italia al fine di promuovere occupazione e reddito. Per rafforzare questo messaggio il volantino di Pasqua della prossimità (30/03) è stato completamente incentrato su prodotti italiani o realizzati in stabilimenti italiani.

Pam vuole valorizzare le produzioni italiane dei piccoli produttori, a sostegno della regionalità

L’idea strategica che accompagna questa campagna nel post emergenza è che sarà necessario davvero per le grandi imprese sostenere l’assetto economico italiano, e Pam ha deciso di svolgere un ruolo importante, anche in termini di responsabilità sociale. Dal 20/04 è poi partita la campagna dei territori che bene si sposa con questa premessa strategica appena evidenziata. L’obiettivo è quello di promuovere e valorizzare le produzioni italiane dei piccoli produttori, con cui Pam vuole crescere a sostegno della regionalità e del territorio prossimo.

Il primo prodotto di tale percorso è stato lo zucchero Pam Qualità Per Te prodotto da Italia Zuccheri, l’unica filiera italiana al 100%. Portare in tavola uno zucchero 100% italiano significa compiere una scelta di valore. Quella di chi decide di seminare, raccogliere e lavorare le barbabietole nel rispetto del territorio e senza compromessi sulla qualità.
Il secondo prodotto è il Prosciutto Cotto Alta Qualità Salumeria Artigiana Pam Panorama che nasce in collaborazione con la prima e unica filiera del suino certificata “Gran Lucano” in Basilicata. Grazie a una attenta selezione dei partner coinvolti nella produzione, Pam Panorama può garantire un prosciutto cotto in grado di soddisfare i palati più esigenti, e valorizzando la produzione agro-alimentare italiana.

Molte sono i prodotti del territorio che saranno oggetto di tale percorso (olio, vino, prodotti ortofrutticoli, etc); il filo conduttore è la passione di chi lavora a tutela delle tradizioni e del territorio.

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CLAL Team
Informazioni su

Il team CLAL.it è composto da giovani che, con l'ausilio dell'Informatica, studiano i fenomeni del mercato lattiero-caseario e sviluppano strumenti per offrire agli Operatori del settore una visione complessiva e in tempo reale dell'andamento dei mercati nazionali e internazionali.

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