Mondo (2017)
+1,6% Produzione Latte
+1,1% Popolazione
L’incremento della produzione di latte (dovuto anche al progresso delle tecniche, dei controlli sanitari, della ricerca genetica, dell’alimentazione bovina, …) procede parallelamente all’aumento demografico, dovuto ad un complessivo miglioramento delle condizioni di vita in alcune aree del mondo.
Vi sono aree, come l’Unione Europea, l’Oceania e l’America del Nord, caratterizzate dal raggiungimento di un buon tenore di vita, che producono più di quanto richieda il fabbisogno interno, rendendo disponibile un’ampia gamma di derivati per l’export.
Altre aree, come l’Asia e l’Africa, sono caratterizzate da carenza di latte e derivati, in rapporto all’entità della popolazione.
Vi sono infine aree, come l’Europa Extra UE e l’America del Sud, in cui la produzione è rilevante in rapporto alla popolazione, ma nelle quali è ipotizzabile che il reddito non consenta un adeguato accesso ai consumi di latte e derivati.
La disparità di proporzione tra quantità di latte prodotto ed entità demografica è messa in risalto nel grafico seguente:
Il 10% della produzione mondiale di latte entra negli scambi commerciali
L’Unione Europea rappresenta, nel 2018, il 23% delle produzioni di latte ed il 30% dell’export di prodotti lattiero-caseari (formaggi, polveri di latte, latte liquido e condensato, yogurt), convertito in equivalente latte.
La seconda area geografica più produttiva è l’Asia, in cui viene prodotto il 21% del latte, che però entra negli scambi commerciali solo per l’1%.
Il Nord America è al terzo posto sia nelle produzioni di latte, sia nelle esportazioni di prodotti, coprendo il 16% di entrambe le voci.
L’Oceania produce il 5% del latte mondiale, e detiene il 33% del latte commercializzato a livello mondiale sotto forma di prodotti lattiero-caseari.
[…] dell’1,6% a fronte di una crescita di popolazione dell’1,1%: questi dati, forniti dal CLAL, dimostrano come, la produzione di latte proceda di pari passo con l’aumento demografico. Sempre […]