Rispondere ai nuovi gusti: la risposta è nei dati

Nel settore alimentare appaiono sempre più prodotti di aziende start-up, che proliferano grazie alla loro capacità di innovazione ed elasticità dovuta ad un fatto determinante: la gestione dei dati per rispondere alle attese dei consumatori. Negli ultimi due anni i 10 maggiori marchi USA di prodotti a largo consumo (CPG – Consumer Packaged Goods) hanno perso 20 milioni di dollari di fatturato che sono andati a beneficio di questi nuovi operatori di mercato, start-up ma anche scale-up.

Le start-up adattano il prodotto alla richiesta del consumatore

Ciò dimostra la difficoltà dei grandi gruppi CPG a relazionarsi con una domanda sempre più frammentata e personalizzata, cui invece le aziende innovative rispondono con immediatezza ed estrema flessibilità. A differenza delle grandi aziende, le start-up hanno la capacità e si prefiggono lo scopo di adattare il prodotto alla richiesta del consumatore, sia essa per gusti, composizioni, ingredienti, packaging. Il loro valore non è tanto racchiuso nel marchio, quanto nel dato. Mentre il primo deve essere promosso e comunicato, il secondo deve essere analizzato, interpretato ed utilizzato come driver di innovazione.

Quando poi da start-up diventa scale-up, la società innovativa che ha già sviluppato il suo prodotto o servizio ed ha definito il suo business model, può operare con caratteristiche di successo che le permettono di ambire ad una crescita internazionale in termini di mercato, business, fatturato.  Le start-up sono di facile accesso, hanno la capacità di entrare nei nuovi canali del direct to consumer, di valorizzare i giovani talenti ed operano con una struttura produttiva molto leggera e flessibile ed una gestione dei marchi attraverso il digitale. Ciò permette loro di lanciare un nuovo prodotto anche in un paio di giorni, riducendo il rischio dell’innovazione grazie alla rapida analisi dei feed back.

Al contrario, invece, le grandi imprese ben impiantate sui mercati con le loro filiere dall’approvvigionamento alla commercializzazione hanno dei processi organizzativi, gestionali e produttivi molto complessi. Dunque, di fronte ai cambiamenti in atto si trovano nella necessità di trasformare il loro marketing investendo nuove risorse nella digital brand strategy, ma anche nella acquisizione di start up, modificando la strategia aziendale . Un esempio fra i tanti è Unilever, per cui l’innovazione finalizzata a generare nuove idee e creare valore passa attraverso la collaborazione con i nuovi modi di fare impresa di start-up e scale-up e per questo ha fondato Unilever Foundry, che ha la mission di trasformare il modello di crescita aziendale.

Capire e gestire il cambiamento, per agire sul mercato con una strategia adatta all’attualità, in una logica globale; questa è la sfida per tutti.

 Fonte: The Unilever Foundry

TwitterLinkedInFacebook... condividi
Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Taggato con:
Pubblicato in Innovazione, Strategie di Impresa