Di: Mirco De Vincenzi ed Ester Venturelli
Nel mese di Maggio 2024, la produzione di Polveri di Siero e di Sieroproteine Concentrate (WPC) negli USA è diminuita, causando un impatto negativo sui livelli di magazzino. Durante lo stesso mese, le scorte di Polvere di Siero erano pari a 29.239 tonnellate, in flessione del 17,5% rispetto a Maggio 2023. Una dinamica simile è stata osservata per le WPC, i cui stock sono diminuiti del 38,7%.
La riduzione delle scorte è stata influenzata anche dall’aumento delle esportazioni di Siero e derivati, cresciute del 4% nei primi cinque mesi dell’anno e trascinate da una maggiore domanda da Messico e Indonesia. Rotte commerciali in crescita, che compensano la diminuzione delle richieste della Cina, comunque il principale Paese di destinazione dell’export statunitense.
Quanto ai valori, i prezzi associati al Siero USA non stanno rispondendo, per il momento, con aumenti significativi. Probabilmente, la causa è da ricercare nelle dinamiche europee. L’Unione Europea è, infatti, la principale area in competizione, e la maggiore produzione di Formaggi nel Vecchio Continente suggerisce anche una maggiore produzione di Siero. Ad una più ampia disponibilità di prodotto si aggiunge anche una tendenza storica del prezzo UE a costituire una sorta di tetto limite per il prezzo USA, che fatica a superarlo.
La Cina, principale importatore mondiale di Polveri di Siero, rappresenta oggi un punto interrogativo. La domanda Cinese di Siero destinato all’alimentazione animale è cresciuta in modo quasi costante negli ultimi anni, con rallentamenti nel 2019 e nel 2022 associati a ridimensionamenti della mandria suinicola del Paese.
Al momento, la mandria suinicola cinese è di nuovo in diminuzione, fattore che in tutta evidenza sta causando le minori importazioni registrate da inizio anno. Tuttavia, un’eventuale ripresa produttiva del settore delle carni suine potrebbe supportare un ulteriore incremento della domanda di Siero.