Il giro d’affari della indiana Amul (Gujarat Co-operative Milk Marketing Federation) è cresciuto del 18% nell’ultimo anno fiscale e si è più che triplicato nel corso degli ultimi 7 anni. Questo per una maggiore raccolta di latte, l’ampliamento del mercato, il lancio di nuovi prodotti e l’aumento di capacità produttiva dei diversi impianti.
Secondo R.S. Sodhi, amministratore delegato della cooperativa ed ospite per due anni consecutivi al CLAL Dairy Forum, i volumi di vendita sono aumentati per tutte le categorie di prodotti. Crescite a doppia cifra sono state registrate in primo luogo per il latte imbustato, prodotto a maggiore rotazione dell’azienda, ma anche per burro, ghee (il burro chiarificato indiano), gelati, latte UHT, latti aromatizzati, paneer (formaggio fresco) e panna.
Per soddisfare la crescente domanda di latte e derivati nelle maggiori aree metropolitane indiane, le cooperative associate alla Federazione Amul hanno realizzato nuovi impianti in diversi Stati quali Uttar Pradesh, West Bengal, Rajasthan, Haryana. Per questo si prevede che nei prossimi tre anni la capacità produttiva passerà dagli attuali 30 milioni di litri giornalieri a 38 milioni di litri.
Elemento chiave della politica sociale è il rapporto con i soci produttori di latte. Basti pensare che a questi viene trasferito l’80-85% del prezzo pagato dai consumatori. Recentemente Amul ha poi attuato un processo di demonetizzazione per il pagamento del latte ai produttori, verso i quali sono stati attivati oltre 12 milioni di conti bancari in cui effettuare i versamenti.
Tutto questo incoraggia e sostiene i produttori di latte per accrescere e migliorare la loro produzione, soprattutto i piccoli produttori che vivono nella miriade di villaggi che caratterizzano il continente indiano e ne fanno il primo produttore di latte al mondo.
Fonte: Live Mint
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