Fino a non molto tempo fa, questa zona era costellata di stalle ed il formaggio che compravamo era fatto qui col latte delle nostre vacche che mangiavano l’erba dei nostri prati. Se per chi è nato prima del 1960 questo è un ricordo ancora vivo, per i più giovani potrebbe essere una sorpresa.
In passato il latte veniva raccolto da aziende del posto, imbottigliato e venduto ai negozi della zona e c’erano anche i caratteristici camioncini che consegnavano latte e panna a domicilio. L’economia era locale e più o meno tutti si conoscevano, agricoltori, trasformatori, commercianti, clienti.
Il latte veniva venduto in bottiglie di vetro decorate in vario modo. Riportavano il nome della latteria, ciò che oggi chiameremmo “brand” ed un messaggio di marketing come “bevi latte per la tua salute” ma anche di quello che oggi chiameremmo di sostenibilità, ad es. “per favore, restituisci le bottiglie”. Durante la seconda guerra mondiale poi questi messaggi esortavano a sostenere lo sforzo bellico del Paese. La varietà era talmente vasta, che una latteria locale era arrivata a produrre fino a 47 diversi modelli di bottiglie.
A partire dagli anni ’60 il latte iniziò ad essere venduto in nuovi contenitori di carta ed intorno agli anni ‘70 molto di questo mondo cessò. Oggi il latte viene venduto per lo più in bottiglie di plastica e proviene da pochi, grandi complessi allevatoriali ed imprese industriali o cooperative, distanti dai luoghi di consumo.
Un’evoluzione produttiva, commerciale e sociale che caratterizza il nostro tempo
Questa narrazione non è di casa nostra, ma descrive l’evoluzione economica e sociale nel Rhode Island, il piccolo stato USA situato fra Connecticut e Massachusetts, che oggi conta otto stalle rispetto alle 420 del 1964. E’ una evoluzione produttiva, commerciale e sociale che caratterizza il nostro tempo, dove tutto assume dimensioni maggiori. Non deve dunque sorprendere se ciò che un tempo era una realtà naturale, oggi diventa quasi un mantra: comprare locale e produrre locale. L’agricoltura ed il commercio di prossimità sono tematiche attuali che coinvolgono tante persone ed il Buy local, Grow local si diffonde un po’ ovunque. Grazie anche al potenziale dei social media, vengono enfatizzate la sostenibilità e/o la responsabilità sociale delle aziende del territorio. La loro resilienza in risposta agli stravolgimenti delle linee di approvvigionamento mondiali, la riduzione delle emissioni di gas serra per avere un ambiente più salutare, degli acquisti motivati e solidali, mettono l’accento sull’importanza di cooperare attraverso pratiche produttive e comportamenti sociali responsabili.
Un nuovo modo per coinvolgere e riavvicinare, come in passato, produttori e consumatori per un interesse comune. Nell’era dell’ecologia (della sostenibilità), diventa imprescindibile riscoprire l’etica.
Fonte: edairynews