Le crescenti richieste, interne ed estere, di formaggio e burro sono la chiave del successo che da qualche anno sostiene il mercato del latte negli USA.
16,5kg consumo pro-capite di formaggio negli USA nel 2016
2,6kg consumo pro-capite di burro negli USA nel 2016
L’export è quadruplicato rispetto al 2000, raggiungendo un valore di 5 miliardi di dollari con cinque destinazioni significative: Messico, Sud Est asiatico, Canada, Cina, America Latina. Anche qui il traino è dato dalla diffusione della cucina USA, dimostrata dai 44 mila ristoranti in oltre 135 paesi di insegne quali Pizza Hut, Taco Bell, KFC, con cui sono stati realizzati programmi promozionali. Fra questi, significativa l’iniziativa della “Cheese University” nell’area asiatica per insegnare come utilizzare i formaggi USA. Non a caso, Pizza Hut sta facendo registrare una crescita del 35% nel consumo di formaggio.
Questa è l’ulteriore dimostrazione di come i consumatori siano sensibili alle informazioni relative all’origine dei prodotti, le loro qualità, il loro uso e di come i produttori debbano sempre più entrare in relazione con i consumatori in uno sforzo che deve coinvolgere in modo sinergico gli operatori del settore lattiero caseario. Questo è lo scopo di Dairy Management Inc. (DMI), che opera per sostenere e diffondere il consumo del latte USA partendo dai ragazzi, che hanno bisogno di sapere da dove proviene e come è fatto il cibo che stanno mangiando.
L’uso dei social media che permette un dialogo diretto con i produttori, la tecnologia che offre la possibilità di visite virtuali alle stalle e di “vedere tutto” sono gli strumenti disponibili per far toccare con mano la realtà, creando fiducia e stimolando ad innovare prodotti e servizi per affrontare il mercato globale.
Fonte: American AG Radio Network