Un nuovo ciclo per le commodities

Le quotazioni dei prodotti di base (commodities)  rappresentati da metalli, beni agricoli, beni energetici, si sono ridotte nel corso del 2015 a causa  di una offerta ampia, una scarsa domanda ed un dollaro USA più forte.

Il significativo calo nei prezzi dei prodotti energetici, pari al 43% rispetto al  2014, è stato influenzato da una maggiore estrazione in Arabia Saudita ed Iraq, ma anche dalla prospettiva di una ripresa nelle esportazioni iraniane di petrolio nel 2016.

Il prezzo dei metalli si è notevolmente ridotto ed ha raggiunto un livello pari alla metà del picco nelle quotazioni raggiunto ad inizio 2011, a causa di una domanda debole e ad un aumento dell’offerta come conseguenza degli investimenti effettuati sulle estrazione negli anni scorsi. Anche le quotazioni dei metalli preziosi sono diminuite.

I prezzi dei prodotti agricoli, a loro volta, hanno continuato nell’andamento in calo iniziato nel 2014 sempre per le buone produzioni, nonostante le negative prospettive per il fenomeno del Niño. Se ad aprile il calo previsto era l’11%, a fine anno le stime lo hanno innalzato al 13%. Il calo maggiore, 22%,  si registra per i semi oleosi mentre quello dei cereali si attesta al 15%.

Sembra dunque essersi interrotto il ciclo dei prezzi elevati. Di conseguenza, i paesi esportatori nel Medio Oriente, in Africa, in America Latina ed anche in Europa dovranno adattarsi ad una nuova normalità, mentre i paesi importatori potranno beneficiare della riduzione dei costi. Fra questi, in primo luogo, l’India .

CLAL.it - USA: Prezzi Mais, SMP e Petrolio

CLAL.it – USA: Prezzi Mais, SMP e Petrolio

Fonte: The World Bank

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Africa, Clima, Dairy varie, India, Mais, Soia, UE

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