Hub: la classifica dei migliori centri di ricerca mondiali

La ricerca viene sempre più svolta nei parchi scientifici e tecnologici dove il sapere accademico si fonde con quello delle imprese per creare innovazione e cultura. Tali centri vengono ormai ovunque indicati col termine inglese hub, ossia il luogo dove si favorisce la collaborazione fra diversi soggetti come laboratori di ricerca, università, imprese, startup, investitori, istituzioni, per approntare soluzioni innovative nei vari settori.

Dai dati riportati nel Global Innovation Index 2023 dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI/WIPO), è stata stilata la classifica dei cinquanta maggiori cluster (raggruppamenti) mondiali nei settori della scienza e tecnologia basata sul numero di brevetti internazionali e di pubblicazioni scientifiche.

Ai primi cinque posti risultano i centri asiatici di Tokyo-Yokohama, Shenzhen-Hong Kong-Guangzhou,  Seoul, Pechino, Shanghai. Il primo cluster non asiatico è quello di San Francisco con la famosa Silicon Valley sede di tech companies come Adobe, eBay, Google, PayPal, che si colloca al sesto posto.

Il primo hub europeo è quello di Parigi, che si colloca al dodicesimo posto, seguito, sempre in Cina, dal tristemente famoso centro di Wuhan. Chiude la classifica al cinquantesimo posto Milano, che segue Madrid e Zurigo.

Complessivamente la Cina conta ben 13 cluster, gli Stati Uniti 12, la Germania 5, il Giappone 3; Corea del sud, Paesi Bassi ed Australia ne contano due; Italia, Francia, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Taiwan, Israele, Singapore, così come Russia ed anche Iran, uno a testa.

I maggiori investimenti in ricerca e sviluppo (R&D) avvengono comunque negli USA, seguiti da Cina, Giappone, Germania, Corea del sud.

Fonte: WIPO

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Innovazione