Produrre latte è un’attività antica, radicata nella tradizione di tanti popoli e regioni del mondo, che continua a fornire preziosi nutrienti per l’alimentazione moderna. Tuttavia, in un contesto di cambiamento climatico, anche tale attività deve affrontare grandi sfide per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, essendo la produzione lattiera responsabile della più alta percentuale di emissioni carboniose del settore agricolo, che rappresenta quasi il 20% di quelle totali.
La Cina mira alla sicurezza alimentare basata sulla sostenibilità
Anche in Cina, paese che ha intrapreso un grande programma per espandere la produzione di latte, le emissioni sono uno dei problemi più critici, su cui si concentra la volontà politica. Nel 2021 il governo ha assunto “l’impegno climatico” per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2060. Il grande Paese asiatico deve bilanciare l’esigenza di produrre più cibo e di più alto valore proteico con i vincoli sulle risorse ambientali. Per questo è stata lanciata la strategia “Greater Food approach” per la sicurezza alimentare sulla base della sostenibilità ecologica. Per ottenere questo ambizioso obiettivo, il governo indica che oltre alle coltivazioni ed al bestiame occorre sfruttare le risorse biologiche sviluppando la biotecnologia e le bioindustrie in modo da ottenere calorie e proteine da piante, animali e microrganismi. Pertanto ritiene indispensabile continuare ad investire per la ricerca nell’innovazione tecnologica, che negli ultimi anni ha aiutato l’agricoltura ad aumentare la capacità produttiva e la resa per unità di superficie, a migliorare il tasso di utilizzo delle risorse del suolo, a promuovere la trasformazione verso metodi produttivi moderni per raggiungere uno sviluppo agricolo di alta qualità.
Rientra in tale finalità anche la ricerca di tecnologie di biosintesi per ottenere proteine commestibili e prodotti sostitutivi dei mangimi, ampliando i confini dell’industria alimentare per ottenere maggiori fonti di approvvigionamento e ridurre le emissioni di gas serra.
Sono stati adottati standard internazionali
Il riferimento ambientale è il protocollo con standard internazionali ESG (Environment, Social, Governance) basato su dati accurati e trasparenti per misurare il livello di sviluppo sostenibile delle imprese che indica i tre aspetti su cui le aziende intendono concentrarsi per fissare gli obiettivi da perseguire nel medio e lungo periodo. Esiste l’impegno a promuovere l’adozione delle tendenze ESG globali da parte del settore lattiero-caseario cinese.
Mengniu, il colosso cinese settimo al mondo fra le maggiori aziende lattiero-casearie, ha già adottato un sistema di gestione dei dati ESG con più di 1.000 indicatori e rende noto il proprio impatto ambientale attraverso la rete CDP (Carbon Disclosure Project), l’organizzazione internazionale senza scopo di lucro con sede in Regno Unito, Giappone, India, Germania, USA e Cina. L’obiettivo è quello di rendere la rendicontazione ambientale e la gestione del rischio una norma aziendale, promuovendo la divulgazione, la comprensione e l’azione verso un’economia sostenibile
In tal modo anche la Cina rileva e condivide a livello globale le informazioni riguardanti il cambiamento climatico, attestandosi fra i Paesi che qualificano la produzione attraverso la garanzia di sostenibilità.
Fonte: Stanford Social Innovation Review e World Economic Forum