Di: Mirco De Vincenzi
Nei primi due mesi del 2025 le consegne di latte in UE sono state inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024. I dati indicano un calo del 2,6% tendenziale a livello di Unione Europea, con tutti i principali player che hanno registrato una flessione, ad eccezione della Polonia (+0,2%). Vediamoli: Germania -3,7%, Francia -3,1%, Paesi Bassi -3%, Irlanda -2%.
Ci stiamo tuttavia avvicinando al picco produttivo stagionale, solitamente collocato fra Aprile e Maggio. In attesa di sapere come evolveranno queste settimane, si può tranquillamente affermare che in presenza di condizioni climatiche mediamente favorevoli in alcuni aree geografiche rilevanti per la produzione lattiera come Francia e Italia, le consegne potrebbero aumentare e la disponibilità di latte potrebbe collocarsi su una soglia più favorevole.
Quali potrebbero essere le conseguenze di una maggiore offerta di latte in UE? Le filiere si assesteranno in termini di domanda/offerta/consumi e, quindi, si avrà una stabilizzazione dei prezzi oppure, nel caso di un rimbalzo produttivo non corrisposto da mercati vivaci in termini di export e di consumi, si avrà un rallentamento delle quotazioni?
Andamento meteo-climatico, qualità dei foraggi, condizione di benessere e salute animale, ma anche vivacità dei commerci e dei consumi concorreranno a delineare le dinamiche di mercato dei prossimi mesi.