I formaggi italiani alla conquista del mondo. Nel 2018 le esportazioni sono cresciute dello 0,7% in quantità e del 3,7% valore, grazie a una ricerca di distintività delle produzioni e a una crescente richiesta di prodotti di servizio (come il grattugiato) fra i consumatori stranieri.
Italia
+7,4% export a valore di
Formaggi Freschi
nel 2018
Performance positive anche per Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+5,6% in quantità e +5,3% in valore), Formaggi Grattugiati (+5,3% in quantità e +7,2% in valore), ma nel 2018 si assiste a un rialzo interessante, fra i formaggi di nicchia, anche per il Provolone (+15,8% in quantità e +11,4% in valore). Boom del Burro, della Panna confezionata e delle Polveri di Latte (SMP e WMP).
Complessivamente, aumenta il valore delle esportazioni lattiero casearie italiane nel mondo (+3%), nonostante un rallentamento delle quantità (-3,6%), complice un mercato più sostenuto rispetto al 2017. La Germania si rivela, per molte voci commerciali, il primo mercato di destinazione.
Immagine e qualità sono due driver in grado di fare moltissimo. Sarebbe però forse utile, per potenziare l’internazionalizzazione, creare una cabina di regia efficace che riesca a rappresentare con una voce unica istituzioni (Governo e Regioni), organismi economici (Unioncamere e Ice), produttori, trasformatori, cuochi, distribuzione e mondo del credito e assicurativo, in modo da coordinare azioni efficaci all’estero, dove l’agroalimentare made in Italy è visto come uno status symbol e una garanzia di salute, gusto e stile.
La Germania è anche uno dei primi paesi che esporta verso l’Italia. Nel 2018 la bilancia delle importazioni lattiero casearie italiane è stata sostanzialmente stabile: +0,1% in quantità e -0,6% in valore.
Nel 2018 sono aumentate le importazioni italiane di Formaggi Freschi, Duri non DOP, Burro, Yogurt e Polveri
Salgono anche le importazioni di Panna confezionata, Burro, Yogurt e Polveri (SMP e WMP).