Il Commento: Il futuro della Cooperativa è legato alla sostenibilità ed alla digitalizzazione [Simona Caselli, Granlatte]

Simona Caselli - Presidente di Granlatte

Simona Caselli – Presidente di Granlatte

“Nel 2025 dovremmo toccare i 9,4 milioni di ettolitri di latte raccolti, in linea con il piano industriale della controllata Granarolo S.p.A., che prevede di arrivare a superare i due miliardi di fatturato nel 2027 grazie al piano d’investimenti collegato al recente aumento di capitale.

Il futuro della Cooperativa è legato alla sostenibilità ed alla digitalizzazione che ci consentirà di essere più performanti, riducendo le emissioni e migliorando efficienza e competitività delle aziende socie. Certo, pesa l’incognita dei cambiamenti climatici, per la prima volta inseriti nell’Outlook 2025-35 dalla Commissione Ue come variabile che potrebbe influire sulle dinamiche dell’agricoltura: nell’area del Mediterraneo, dalla siccità all’accesso di pioggia, da alcuni anni siamo alle prese con condizioni estreme”.

Simona Caselli, Presidente della Cooperativa Granlatte (un colosso con oltre 500 allevatori conferenti in 11 regioni italiane), guarda avanti. Le sfide riguardano il bilancio di sostenibilità, la crescita degli Allevatori verso un percorso sempre più proiettato a ridurre le emissioni, a promuovere le energie rinnovabili (“nel Nord Italia vi sono piani per la realizzazione di una decina di impianti di biometano”, anticipa), a sviluppare la digitalizzazione e a favorire il ricambio generazionale.

“Le recenti semplificazioni della normativa CSRD annunciate a livello europeo ci danno più tempo per l’attività di reporting, ed è un bell’aiuto, ma il nostro impegno alla transizione resta, come è giusto che sia per una cooperativa, per definizione intergenerazionale”.

“Stiamo portando avanti anche una politica legata agli acquisti collettivi – dice Caselli -. Siamo partiti con la soia, vorremmo estenderla anche ad altre fonti proteiche e siamo consapevoli che la forza della cooperazione sia legata all’opportunità di aggregazione, di rafforzamento, di trasferimento tecnologico che il singolo non sarebbe in grado di fare, restando da solo”.

Riteniamo che il piano di digitalizzazione sia anche fondamentale per rendere l’attività allevatoriale attraente per i giovani.

I prezzi del latte dovrebbero mantenersi anche per i prossimi anni “su livelli abbastanza alti, come indicato dall’Outlook al 2035 della DG Agricoltura dell’Ue, con livelli produttivi che in Europa dovrebbero stabilizzarsi, con qualche flessione in Olanda e in parte in Germania e con la Francia che potrebbe incrementare leggermente le consegne di latte”, preconizza la presidente Caselli.

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