Il futuro dell’offerta di latte rimane incerto

Di: Mirco De Vincenzi

Negli ultimi mesi del 2024, l’offerta di latte nei principali Paesi esportatori ha mostrato una ripresa rispetto all’anno precedente, con un incremento dello 0,9% ad Ottobre su base tendenziale. Oceania, USA e UE-27 guidano questa ripresa produttiva, supportate anche da un recupero in Sud America.

La domanda mondiale di prodotti lattiero-caseari è cresciuta del 2,7% nel trimestre Agosto-Ottobre 2024, grazie soprattutto a maggiori vendite di Formaggi, Yogurt, Burro e Crema di latte. Polveri e latte alimentare sono invece sotto pressione, prevalentemente a causa di una minore domanda dalla Cina.

Cosa aspettarsi per il 2025? Il futuro dell’offerta rimane incerto, a causa di fattori strutturali come il clima, la mancanza di manodopera e il ricambio generazionale e alle incognite legate alla volatilità delle materie prime e al possibile incremento dei costi. In Europa e Oceania, le restrizioni ambientali aggiungono ulteriore pressione e, soprattutto in UE, quest’anno la produzione potrebbe rimanere stabile, con alcuni Paesi che incrementeranno le consegne di latte e altri che, invece, diminuiranno i volumi.

L’incertezza dell’offerta, nonostante il buon momento attuale, e le buone prospettive per la domanda (grazie ad un aumento della popolazione e alla tendenza al miglioramento complessivo dei redditi a livello globale), contribuiranno a mantenere i prezzi sostenuti nei prossimi mesi.

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