L’Irlanda guarda al mercato indonesiano

Bord Bia, l’ente per la promozione dei prodotti agro-alimentari irlandesi che ha lo scopo di fare da collegamento fra i produttori ed i clienti sui mercati mondiali, ha iniziato una missione per promuovere carne e latte in Indonesia, paese scelto come uno dei cinque mercati prioritari.

Con una popolazione di 264 milioni di abitanti, di cui la metà ha meno di 34 anni, il paese asiatico importa oltre il 60% del suo fabbisogno di latte e derivati. Nel 2016 le importazioni di polveri di latte, burro, formaggio ed ingredienti, sono state di ben 380 mila tonnellate.

Australia e Nuova Zelanda hanno un accesso privilegiato al mercato indonesiano perché esente da dazio, mentre le importazioni dalla UE sono soggette ad una tassa del 5%. Per i Paesi europei resta anche lo svantaggio della distanza, dato che la spedizione attraverso il Mediterraneo ed il canale di Suez richiede 38 giorni di navigazione.

L’Indonesia importa annualmente anche 145 mila tonnellate di carne.

L’Irlanda nel 2017 ha esportato nel paese asiatico prodotti alimentari e bevande per un valore di 15,8 milioni di €, il 25.8% in più rispetto al 2010. La quasi totalità di tale valore è dato da latte e derivati, in particolare caseina, latticello e siero. Secondo Bord Bia, latte in polvere intero, cheddar e mozzarella sono i prodotti da spingere di più sul mercato.

Non solo Cina, Giappone o Corea: anche altri paesi asiatici, come l’Indonesia, possono diventare mercati interessanti. Occorre una strategia di impresa e di sistema. L’azione irlandese lo dimostra.

Fonte: AgriLand