Petrolio e mercato del latte: il caso del Venezuela

Il crollo del prezzo del petrolio sta provocando pesanti conseguenze per i paesi esportatori, con effetti negativi sul mercato del latte, prodotto di cui tali paesi sono in genere importatori.  Fra questi, oltre alla Russia c’è il Venezuela, paese dove il petrolio rappresenta più dell’80% delle sue entrate in valuta estera. In questo paese, si è instaurata una vera e propria depressione economica, aggravata da un’inflazione ormai vicina al 65% ed un debito estero in continua ascesa. A gennaio si è poi accentuata anche la scarsità di alimenti e beni essenziali, a causa di una produzione interna insufficiente e di importazioni sempre più difficili da sostenere, col rischio di un aumento delle tensioni sociali.

Fra tutti i problemi, quello della fame resta uno spettro che un paese non può ignorare. Difficilmente può voltarsi dall’altra parte anche la comunità internazionale. La globalizzazione, il libero mercato, sono conquiste che il mondo, od almeno una certa parte di esso, ha ottenuto ma questa volatilità nei mercati dimostra come tutto sia una serie di vasi comunicanti, interdipendenti fra di loro.

In questa ottica, anche il mercato del latte deve essere considerato nel più ampio contesto della economia mondiale.

CLAL.it - Prezzo del petrolio e di alcuni prodotti lattiero caseari

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Venezuela, Volatilità

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