I primi cinque mesi del 2019 sorridono all’export UE e Italia

Cresce l’export lattiero caseario dell’Unione Europea fra Gennaio e Maggio sia in quantità (+8,4%) che in valore (+8,8%), sostenuto in particolare nel mese di Maggio da un incremento significativo dell’export in euro (+14,5%).

Latte per l’infanzia – destinato prevalentemente in Cina, Hong Kong, e Arabia Saudita – e Formaggi, che confermano Stati Uniti, Giappone e Svizzera come primi mercati, sono le prime due categorie merceologiche in valore, grazie anche a un incremento del prezzo unitario dei due prodotti rispettivamente del 7% e del 5%.

Registra ottime performance di crescita la FFMP (fat-filled milk powder), la polvere di latte scremato addizionata di grassi vegetali, nuova categoria indagata dal Team di CLAL. Destinata principalmente ai consumatori dei paesi caldi, la FFMP ha un mercato vivace in Arabia Saudita, Nigeria, Senegal, Yemen ed Emirati Arabi Uniti.

Tra Gennaio e Maggio sono state esportate oltre 480.000 tonnellate, per un valore vicino ai 900 milioni di euro (in crescita e rispettivamente dell’11,3% in quantità e del 10,8% in valore). La cifra esportata dall’UE è superiore all’export di polvere di latte scremato (SMP), che invece sfiora le 435.000 tonnellate commercializzate su scala internazionale fra Gennaio e Maggio 2019 (+32,3% su base tendenziale) e supera gli 822 milioni di euro (+41,8%).

Restando nell’ambito delle polveri, perde significativamente terreno la Polvere di Latte Intero (WMP) sia in quantità (-24,1%) che in valore (-16,9%). Le ragioni potrebbero essere duplici: da un lato la migliore adattabilità “climatica” della FFMP alle temperature di Africa e Medio Oriente rispetto alla WMP, dall’altro il prezzo di mercato decisamente più alto della WMP: 3,59 €/kg (+9,5% fra Gennaio e Maggio 2019) contro 1,83 €/kg della FFMP (-0,5% su base tendenziale).

Sostenuto l’export di latte e panna, in crescita del 19,1% in quantità e del 13,5% in valore. Principale paese di destinazione è la Cina, che rappresenta il 42% dell’export totale, seguita da Libia, Corea del Sud e Mauritania.

Focus Italia

In uno scenario europeo dunque positivo si inserisce l’Italia. I dati disponibili si riferiscono ai primi quattro mesi del 2019 e registrano una crescita dello 0,4% in quantità e del 13,8% in valore, grazie a un incremento dei prezzi unitari dei formaggi (+3,9%). Significativo in questo segmento il boom delle esportazioni di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che segnano un incremento del 4,9% in quantità, ma di quasi il 17% in valore. Germania, Stati Uniti e Francia sono i primi tre mercati di riferimento.

Bene anche le esportazioni di Formaggi Freschi, Grattugiati, Pecorino e Fiore Sardo, Gorgonzola, così come è sostenuto l’export di Latte e Panna (+41,8% in quantità e +12,6% in volume), con la Libia che da sola rappresenta il 45% della quota di mercato e ha visto quasi triplicare i volumi importati fra Gennaio e Aprile 2019 rispetto all’anno precedente.

In crescita il prezzo medio mensile dei prodotti esportati in equivalente latte (ME), che passa da 76,71 €/100 kg del mese di Dicembre 2018 a 80,67 €/100 kg ad Aprile. Complessivamente, l’export totale in ME è cresciuto nel periodo Gennaio-Aprile 2019 del 9,9% rispetto allo stesso periodo del 2018.