La crescente attenzione posta dai consumatori verso il tema della sostenibilità condiziona anche le strategie di crescita delle imprese. Le acquisizioni di Sweet Earth da parte di Nestlé e WhiteWave Foods da parte di Danone, aziende USA specializzate in prodotti con ingredienti vegetali, ne sono un esempio.
Le nuove generazioni si orientano su aziende “amiche del pianeta”
Le nuove generazioni, attente a salute, tutela ambientale, temi etici, sospingono verso la presenza sul mercato di
prodotti innovativi e sostenibili. Dunque le politiche aziendali, comprese le acquisizioni, non possono non tener conto delle tendenze
vegetarian e
flexitarian da parte di consumatori quali i
Millennials. Inoltre le aziende hanno anche la
necessità di essere percepite come imprese “amiche del pianeta” dalle nuove generazioni.
Diventa essenziale avere parametri oggettivi in termini di emissioni ed uso delle risorse
Sempre più aziende si stanno convincendo che l’inserimento della sostenibilità nei loro obiettivi di crescita sarà una certezza per i prossimi anni. Di conseguenza, nella valutazione delle imprese da acquisire, la sostenibilità costituirà una delle voci per ogni
due diligence, per cui
diventa essenziale avere dei parametri oggettivi per aspetti quali emissioni ed uso delle risorse, ma anche per il rispetto etico e sociale. Sempre più importanti diventano dunque le certificazioni fatte da organismi terzi: RSPO, Rainforest Alliance, Fairtrade ne sono un esempio.
Tutte queste azioni rischiano però di convenire maggiormente alle aziende di grandi dimensioni e diventa dunque imperativo adottare degli schemi di valutazione sulla sostenibilità dimensionati anche per le piccole e medie imprese.
Fonte: Just-Food

TESEO – Esempi di pratiche virtuose e certificazioni di sostenibilità ambientale

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