Di: Mirco De Vincenzi ed Ester Venturelli
Le Esportazioni Italiane complessive di prodotti dairy, dopo aver concluso il 2023 in sostanziale stabilità (+0,9%), hanno registrato tra Gennaio e Marzo 2024 una leggera crescita (+1,6% tendenziale) e un balzo del +6,4% in valore, grazie a prezzi unitari aumentati in media del 4,9%.
Quasi la metà dell’export complessivo in volume è rappresentato dai Formaggi (150.275 tonnellate commercializzate nei primi tre mesi del 2024 su un export totale del dairy italiano pari a 338.725 tonnellate).
Gli aumenti delle vendite oltreconfine si registrano per tutte le principali categorie di Formaggi esportati (in crescita del 12,9% rispetto ai primi tre mesi del 2023), con le variazioni più significative che riguardano i Formaggi Freschi (+15,4%), Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+15,1%), Provolone (+14,5%) e Formaggi grattugiati o in polvere (+9,6%), che confermano il trend positivo dei prodotti di servizio.
Quanto alle destinazioni dell’export dei Formaggi, il 70% si riferisce alle destinazioni UE, con percentuali tuttavia differenti a seconda delle tipologie. Il mercato comunitario pesa il 74% per i Formaggi Freschi (in parte anche per questioni di shelf-life), mentre scende al 58% per Grana Padano e Parmigiano Reggiano (nei primi tre mesi del 2024 è schizzato in alto l’export verso Usa e Canada, forse per timori di eventuali dazi futuri?); Fiore Sardo e Pecorino, tradizionalmente molto forti negli States, rafforzano la propria posizione (64% market share), grazie a un boom del 22,2% nel primo trimestre del 2024.
Nel primo trimestre è aumentato anche l’export di Panna Confezionata (+1.100 tonnellate, +52% tendenziale), per maggiori acquisti soprattutto da Corea del Sud, Romania e Emirati Arabi Uniti.
Nonostante l’export dairy italiano in tonnellate di prodotti sia aumentato solo dell’1,6%, la variazione risulta più decisa (+8,05%) considerando le quantità di Latte Equivalente (MILK EQUIVALENT – ME).
Questo per il fatto che, con la crescita della quota di Formaggi nel paniere esportato, sale in parallelo la quantità di latte utilizzato per i prodotti destinati ai mercati esteri.