Crescono in valore le esportazioni lattiero-casearie dell’Uruguay

Nel 2013 l’Uruguay ha esportato 245.000 tonnellate di prodotti lattiero caseari, in calo dell’1% rispetto al 2012. In termini di valore però, le esportazioni hanno avuto un incremento del 13%, come conseguenza della dinamica delle quotazioni sul mercato mondiale,  superando gli 870 milioni di Dollari, 90 in più rispetto al 2012. Il 60% dei flussi è stato destinato a Venezuela e Brasile; al terzo posto risulta la Russia con l’11%, poi la Cina al 9%, paese in cui si registra ultimamente un notevole incremento delle esportazioni. Altri paesi oggetto dell’export uruguaiano sono Angola, Colombia, Messico, Stati Uniti, mercati dove le imprese perseguono un posizionamento stabile. Sia la polvere di latte intero che scremato hanno fatto rilevare consistenti aumenti di prezzo nel 2013, raggiungendo quotazioni prossime ai 5.000 Dollari/3.658 Euro a tonnellata; lo stesso per i formaggi che, a fine anno,  hanno raggiunto una quotazione media di 5.620 Dollari/4.111 Euro a tonnellata. Le imprese uruguaiane hanno effettuato importanti investimenti nell’innovazione, per sfruttare nuove opportunità commerciali. È questo il caso degli impianti di essiccazione del siero risultante dalla trasformazione casearia, per ottenere prodotti ad alto valore aggiunto, come gli alimenti per l’infanzia. Secondo il vice-presidente della Cooperativa Nacional de Produtores de Leite (Conaprole), nel 2014 l’export dovrebbe incrementarsi soprattutto in Cina per le polveri di latte, anche se la imprese uruguaiane debbono sobbarcarsi  tasse del 10% rispetto al 5,8% applicato per le importazioni dalla Nuova Zelanda.

Fonte: Portal Lechero

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

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Pubblicato in Export, Uruguay

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