Per la prima volta un formaggio indiano ha vinto una medaglia al concorso World Cheese Award che si è svolto recentemente ad Oviedo, Spagna. Nel Paese con la più grande produzione mondiale di latte, i formaggi hanno sempre avuto un posto marginale fatta eccezione per il Paneer, ottenuto per coagulazione acida del latte, ingrediente base della cucina indiana, o per i formaggi fusi d’importazione consumati per lo più dagli stranieri e da pochi benestanti.
Nuovo interesse per i formaggi prodotti artigianalmente
Anche i media stimolano l’interesse verso piatti diversi dalla tradizione
Il cambiamento nell’attitudine dei consumatori verso il gusto dei formaggi è un fatto recente ed anche in stati come il Gujarat dove raccolta, trasformazione e distribuzione del latte sono ben consolidati, sorgono formaggi artigianali di capra presentati col nome di “cheddar” e “gouda”. In Rajasthan invece si ottiene “manchego” dal latte di cammella, mentre nell’ Uttarakhand in Himalaya dopo un paio d’anni di tentativi, si producono più di due tonnellate al mese di “montasio” e “gruyère” di montagna.
Lo sviluppo di queste produzioni incontra tuttavia non poche difficoltà dovute ai problemi nel reperire latte con le caratteristiche casearie appropriate, la mancanza di specifiche professionalità, di impianti ed attrezzature, nonché della catena del freddo per conservare e distribuire i formaggi. Resta poi il fatto che tutte queste produzioni artigianali hanno un prezzo molto elevato, accessibile solo ad una piccola parte della popolazione.
Tuttavia questa aspirazione per i formaggi, i loro gusti ed usi, rappresenta una nuova tendenza che nell’arco di un decennio potrebbe portare a grandi cambiamenti sul mercato.
Il nome del piccolo caseificio di Mumbai che ha vinto la medaglia al World Cheese Awards è Eleftheria, che in greco significa libertà.
Fonte: The Guardian