Il Pil della Cina è dato in rallentamento per il 2019, rispetto al 2018 (+6,3% contro il 6,6%), ma la domanda di prodotti lattiero caseari resta comunque alta nel primo quadrimestre dell’anno.
Import Cina
lattiero-caseario+20,4% in valore
Gen-Apr 2019
L’Oceania è la prima area geografica di approvvigionamento, seguita dall’Unione Europea; entrambe rafforzano la propria posizione, grazie alla guerra dei dazi fra Pechino e Washington, che penalizza nettamente gli USA. Fino a quanto potranno resistere senza sbocchi sul mercato cinese le aziende lattiero casearie americane? Basteranno i 16 miliardi annunciati da Trump per gli agricoltori?
Il cumulato Gennaio-Aprile 2019 vede crescere la SMP del 30,9% in quantità e del 34,8% in valore. La Nuova Zelanda rappresenta il 57% del mercato, mentre l’Unione Europea rafforza il proprio market share, portandolo al 26%, grazie a una performance sorprendente (+212,8%). Entrano in gioco anche l’Australia e la Bielorussia. Crolla, invece, la posizione degli Stati Uniti (-89,1%), per effetto della guerra dei dazi.
Il bilancio positivo dei primi quattro mesi del 2019 è trascinato dal boom di Aprile, che segna un incremento delle importazioni del 31% in quantità e del 36,7% in valore.
Le importazioni di Latte e Panna, in particolare, ad Aprile crescono del 73% in quantità e del 44,9% in volume, spinte da una diminuzione del 16,3% del prezzo unitario (1,14 $/kg). Boom anche delle polveri, con la WMP che cresce del 64,1% in quantità e del 48% in valore e la SMP che registra un’avanzata del 44,5% in quantità e del 61,1% in valore, sostenuta da un prezzo unitario di 2,45 $/kg.