Periodo: 30 Marzo – 10 Aprile, 2020
In Argentina si è registrato un aumento dello stress da caldo nelle vacche da latte, dovuto ad un rialzo atipico nelle temperature, il quale sta limitando la produzione di latte.
I volumi di latte e crema prodotti non sono sufficienti a soddisfare i bisogni dell’industria trasformatrice. Alcuni operatori sostengono che diversi trasformatori stiano applicando un premio al prezzo del latte, in seguito all’aumento della domanda ed al rallentamento nella produzione.
Durante questa pandemia si sta registrando una forte domanda di latte UHT, grazie al suo lungo periodo di conservazione.
La produzione di latte in Brasile è in leggera diminuzione. Questo calo è in parte dovuto ad un clima instabile, che ha limitato la resa delle vacche.
Oltre al clima, altri due fattori hanno influenzato negativamente la produzione: uno di questi riguarda un alto prezzo del concentrato (mais e soia), a causa della intensa siccità in alcune aree coltivate del Brasile. L’altro fattore riguarda l’aumento delle macellazioni di vacche da latte, sostenuto dall’andamento positivo del mercato della carne bovina.
Anche in Brasile, i volumi di latte prodotti rimangono insufficienti a soddisfare la forte domanda dell’industria alimentare, favorendo un aumento dei prezzi del latte alla stalla.
La domanda per il latte in bottiglia, specie per quello UHT è molto elevata nel mercato al dettaglio. Al contrario, le vendite di Formaggio sono diminuite notevolmente, in seguito alla chiusura dei servizi di ristorazione, forzando alcuni operatori a vendere i loro prodotti a prezzi più bassi per evitare un aumento delle scorte.
Il settore agricolo Sudamericano è escluso dalla normativa riguardante l’isolamento obbligatorio per il COVID-19. Gli operatori del settore stanno comunque prendendo diverse misure preventive, senza interrompere le loro consuete procedure lavorative.
I prezzi della SMP in Sud America rimangono stabili. La produzione è limitata e si preferisce destinare il latte disponibile alla trasformazione in WMP. Il mercato della polvere di latte scremato, essendo una nicchia regionale, al momento non è particolarmente influenzato dalla diffusione del Coronavirus.
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