USA: gli allevatori avranno la possibilità di scegliere una assicurazione che li tuteli

Aumento produttivo ed export hanno caratterizzato il settore lattiero-caseario USA nel corso degli ultimi anni. Fra il 2003 ed il 2014 la produzione di latte è aumentata di 15.5 milioni di tonnellate, di cui il 75% assorbite dall’export. Questo ha avuto un incremento di 11.7 milioni di tonnellate, raggiungendo il 15,5% del totale latte  prodotto, percentuale che nel 1996 era appena il 4%.

Questo grande successo della produzione lattiero-casearia USA sui mercati internazionali difficilmente potrà continuare anche nel 2015, a causa della generale flessione dei prezzi conseguenti alla crescita nell’offerta da Europa ed Oceania ed al rallentamento nell’import di Cina e Russia. Già adesso i prezzi dei prodotti commodity si stanno riallineando verso la tendenza mondiale al ribasso, con conseguenti riflessi negativi sui margini di reddito per il 2015, il che potrebbe essere problematico per gli allevatori che hanno investito per accrescere la produttività delle proprie aziende. Nel 2001 in Ohio, uno dei tradizionali stati lattiero-caseari,  si contava una media di 61 vacche per azienda, con una produzione di 45 quintali di latte per capo, mentre oggi la media di vacche per azienda è salita a 96 capi e la produttività a 86 quintali. Questa crescita rappresenta la dinamica generale statunitense, che oggi conta quasi 9.3 milioni di vacche per una produzione di 92 milioni di tonnellate di latte. Si prospetta una situazione interessante per testare le misure del nuovo farm bill ed in particolare del programma volontario di protezione dei margini, ideato per offrire una rete di salvaguardia per il reddito degli allevatori.

Dopo le difficili condizioni affrontate nel 2009 e nel 2012, gli allevatori avranno la possibilità di scegliere una assicurazione finanziaria che li tuteli. Attraverso le azioni di ricerca effettuate dalle maggiori università nei settori di analisi e mitigazione del rischio sul comparto lattiero-caseario, è stato messo a punto uno strumento ufficiale informatico a disposizione degli allevatori per calcolare  il premio da pagare ed il beneficio ottenuto. Il tutto approvato dal U.S. Department of Agriculture’s ’s Farm Service Agency, l’amministrazione pubblica incaricata di gestire il Margin Protection Program.  Il 2015 potrà dunque essere un anno test,  in cui verificare la risposta dello strumento di protezione americano alla volatilità dei mercati.

Fonte: High Plains Journal

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

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