Secondo uno studio del Ministero federale per l’alimentazione e l’agricoltura (BmEL), in Germania, i consumatori si aspettano che i prodotti acquistati siano portatori di riferimenti etici.
L’86% ritiene che gli agricoltori dovrebbero ricevere dei prezzi migliori e l’88% pensa che il benessere animale debba essere una priorità. Infatti, quasi la metà degli intervistati afferma di essere disponibile a pagare di più per i prodotti ottenuti da animali allevati in condizioni migliori. Questa disponibilità risulta maggiore per i consumatori nella fascia dei 19-29 anni. Quasi tutti affermano poi di preferire i prodotti regionali e questa tendenza aumenta nelle fasce di età più elevate. Al contrario, il 57% delle persone ha dichiarato che la priorità nella scelta d’acquisto dipende dal prezzo e dunque preferisce i prodotti a prezzo inferiore.
Quasi tutti gli intervistati si sono poi detti favorevoli ad interventi normativi per dare trasparenza alle informazioni nutrizionali sui prodotti e renderle il più neutrali possibile. La metà dei consumatori è poi risultata favorevole a misure coercitive per orientare verso il consumo di prodotti salutari, come ad esempio imporre tasse maggiori sugli alimenti con grassi o zuccheri elevati.
La priorità per le autorità tedesche risulta essere quella di fornire informazioni chiare e prevenire le frodi. A tal proposito, lo scorso aprile 2015 il Ministero tedesco ha lanciato una campagna informativa dal titolo ”Buona informazione per una scelta di consumo appropriata” supportata dalla divulgazione delle nuove norme sulla etichettatura dei prodotti alimentari. Infatti, consumatori traggono le informazioni sul prodotto acquistato dagli elementi riportati in etichetta e dai vari marchi e simboli. Però smartphone e codici QR diventano sempre più una fonte di informazione.
Le donne risultano avere una dieta più sana di quella degli uomini. Infatti, l’85% delle intervistate dichiara di mangiare porzioni giornaliere di frutti e legumi, rispetto al 66% degli uomini.
Fonte: BmEL
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