Globalizzazione, esportazione, finanza: tris difficile per l’australiana Murray Goulburn

La cooperativa Murray Goulburn (MG) è la maggiore azienda lattiero-casearia australiana ed il più grande esportatore alimentare del paese. Basata in Victoria e Tasmania, MG trasforma il 37% del latte australiano (3,6 milioni di tonnellate), copre il 9% del commercio mondiale di latte ed esporta in oltre 100 paesi.

Questo gigante si trova ora con i piedi d’argilla, prova ne sia che per mantenere i profitti e assicurare un dividendo ai propri investitori, ha dovuto ridurre del 15% il prezzo del latte pagato ai produttori nei 10 mesi precedenti, recuperando quanto dovuto nell’arco di tre anni. Il contraccolpo sarà notevole per la situazione finanziaria degli allevatori. E pensare che questa cooperativa, fondata nel 1950, aveva sfruttato appieno sia le possibilità della globalizzazione e dell’apertura dei mercati, soprattutto asiatici, sia quelle della liberalizzazione del mercato del latte, che fino al 1999 in Australia era stabilito dallo Stato per quantità e prezzi, arrivando a destinare all’export il 43% della produzione.

Conseguentemente alla deregulation interna ed alla necessità di reperire risorse per gli investimenti necessari a diversificare la produzione, il management aziendale decise di accedere al mercato dei capitali ricercando investitori esterni alla base sociale, cui assicurare dividendi equivalenti ai pagamenti fatti agli allevatori. Però la crisi del mercato lattiero-caseario mondiale si è tradotta in un contrasto palese perché la necessità di assicurare un dividendo agli investitori comportava la necessità di fare profitto riducendo il prezzo del latte pagato ai produttori, con una situazione ben presto insostenibile. Infatti, lo scorso aprile si decideva la riduzione nel prezzo del latte e la sospensione nella contrattazione del titolo MG, con le dimissioni da parte dell’amministratore delegato e di vari componenti il consiglio della cooperativa, con un pesante impatto sul settore lattiero-caseario australiano. Eppure, solo una settimana prima i responsabili dell’azienda avevano assicurato che la situazione era sotto controllo.

Tutto questo dimostra innanzitutto come sia difficile abbinare i principi mutualistici alle aspirazioni finanziarie. Dimostra però anche quanto sia irreale prospettare il mercato globale come una opportunità certa e senza rischio. Logica e buon senso dovrebbero far capire che i prezzi salgono e scendono ciclicamente. Questo dovrebbe comportare modalità gestionali attente ed improntate alla realtà.

Dovrebbe anche insegnare come il mercato libero o la globalizzazione tali non sono senza regole precise, da rispettare e far rispettare. Altrimenti é il caos ed a rimetterci saranno in tanti.

 Fonte: Co-operative News

CLAL.it - Esportazioni dell'Australia nelle diverse aree geografiche

CLAL.it – Esportazioni dell’Australia nelle diverse aree geografiche

TwitterLinkedInFacebook... condividi
Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Australia, Export, Strategie di Impresa

Lascia un Commento