Latte e petrolio: un “sisma” della globalizzazione

Latte e petrolio, due prodotti cosi differenti per origine, uso ed anche colore, possono essere presi a riferimento per cercare di capire effetti sconosciuti della globalizzazione.

Negli ultimi anni, sia i prezzi del latte, sia quelli del petrolio sono stati altalenanti, con andamento da montagne russe e, per il momento, la mano invisibile che guida il mercato, colpisce i produttori ma accarezza i consumatori. Anche il latte costituisce una global supply chain, senza avere tuttavia la rilevanza geostrategica del suo cugino petrolio.

Gli allevatori dalla UE alla Nuova Zelanda, ma anche USA, Australia, Argentina, Ucraina, Bielorussia, sono colpiti in modo molto duro, pur avendo un peso politico rilevante. In Nuova Zelanda, ad esempio, il settore dairy rappresenta un terzo delle esportazioni totali ed il repentino calo nelle quotazioni ha peggiorato la bilancia commerciale del Paese, portando la banca centrale a ridurre il tasso di interesse. DI conseguenza, il dollaro Kiwi ha perso valore rispetto al dollaro USA, ma altre misure sono in vista se i prezzi del latte caleranno ulteriormente.

Resta poi la Cina, che ha ormai riconquistato tutto il peso economico e geostrategico dello storico “impero di mezzo”. Cosi come per il petrolio, la Cina é il maggior paese importatore di latte e gli acquisti forsennati di WMP negli ultimi tre anni hanno sospinto i prezzi a livelli mai raggiunti prima, stimolando l’appetito di manager mai sazi che non si accorgevano della insostenibilità per il mercato delle quotazioni raggiunte.

In Europa, a seguito della eliminazione delle quote, la UE sostiene la sovrabbondanza di offerta di latte ed il blocco dell’import russo la accentua.

Se queste variazioni nelle supply chains da cicliche diventano strutturali come sembra, i prezzi resteranno bassi. Stranamente però, a causa della complessità del meccanismo economico mondiale, il tutto potrebbe non tradursi in una situazione favorevole per i Paesi importatori ed anche per i grandi consumatori come l’India.

Se le scosse sui mercati sono troppo forti e durano troppo a lungo, i riflessi nel contesto della globalizzazione sono molto ampi e colpiscono anche coloro che, apparentemente, dovrebbero essere al riparo dal sisma.

Dunque: quali misure politiche inventare per godere i benefici della globalizzazione?

CLAL.it - Prezzi del petrolio e di alcuni prodotti lattiero-caseari da esportazione

CLAL.it – Prezzi del petrolio e di alcuni prodotti lattiero-caseari da esportazione

Fonte: Business Standard

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

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Pubblicato in Argentina, Australia, Cina, India, Nuova Zelanda, UE, USA, Volatilità

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