In genere, i prodotti a marchio erano collocati ad un livello superiore rispetto a quelli con private label. La situazione è però rapidamente cambiata ed ora è sempre più difficile avere differenze percepibili fra tali due categorie.
In Germania il 45%delle vendite è Private Label
Secondo le rilevazioni Nielsen, lo scorso anno
il mercato delle private label in Europa è cresciuto su 12 dei 19 paesi monitorati, collocandosi in 17 paesi ad una quota del 30% o superiore, col record della
Germania dove tale mercato arriva per la prima volta al 45%. In Spagna e Svizzera i prodotti
private label rappresentano la metà delle vendite. Anche negli altri mercati dove le
private label hanno già una forte penetrazione, come
Regno Unito, Belgio e Portogallo, si sono registrati progressi, raggiungendo il 40% di market share, mentre Olanda, Belgio, Svezia, Norvegia, Ungheria ed anche Turchia, hanno fatto registrare incrementi record. In Regno Unito i supermercati investono nella loro marca distributore per contrastare i discount. In
Francia invece la quota di mercato, pur collocandosi al 30%, è leggermente diminuita a causa della politica di prezzo d’entrata per i prodotti premium. In
Svezia, Norvegia, Finlandia, così come in
Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia la quota di mercato supera il 30%, ed il 40% in
Austria.
Rapidità di adeguarsi alle richieste dei consumatori
La chiave di questo successo è insita nella
natura innovativa e dinamica dei prodotti a private label, il che ha permesso di ridurre od anche annullare le differenze con i prodotti a marchio. Esempio ne siano le piattaforme che offrono prodotti certificati bio, vegani,
free-from, sostenibili ed anche con ingredienti derivati da insetti. Molto si gioca sulla
rapidità con cui questi prodotti si adeguano alle evoluzioni di consumo ed alle richieste dei consumatori. L’agilità diventa il fattore premiante, perché la rapidità del mercato fa la differenza. Inoltre, il settore
private label riesce meglio a
soddisfare le strategie dei distributori, che per alcuni, ad esempio possono essere un prezzo ed una qualità ragionevoli, per altri sono origine, naturalezza, autenticità.
Il settore è comunque sempre più in grado di offrire nuovi prodotti, con sapori, forme, colori, ricette, composizioni, che siano rispettosi dell’ambiente e delle condizioni etiche, oltre che buoni per la salute e per mantenersi in forma. Tutti elementi che sono al primo posto nelle nuove richieste di consumo.
Innovazione, versatilità, rapidità, sono i fattori chiave per il consumatore attuale. Qual è la risposta dei prodotti tradizionali?

“Conosci il tuo prossimo Consumatore” sarà il tema del 7° CLAL Dairy Forum
Fonte: Food Ingredient 1st

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