Alternative Plant-based, Cell-based… che confusione!

Vegetariano, Vegano, Plant-based: tre termini sempre più presenti nell’etichetta dei prodotti sullo scaffale apparentemente simili ma sostanzialmente diversi nella percezione dei consumatori e nella motivazione d’acquisto. I prodotti a base vegetale o Plant-based rappresentano una scelta alimentare e dietetica, ma implicano anche una scelta di stile di vita, verso la causa dei diritti animali o per l’ambientalismo. Lo stesso vale per i prodotti Cell-based ottenuti da moltiplicazione di cellule animali. Nel veganesimo, le scelte dei consumatori ed i loro riferimenti sono molto variegate ed a volte si possono configurare anche in una sorta di ideologismo, per cui l’alimento vale più per ciò che rappresenta che non per il suo contenuto nutrizionale.

Col sorgere di tante nuove imprese Cell-based che producono proteine ed altri ingredienti che mimano carne, latte, uova o pesce attraverso le fermentazioni di funghi, lieviti, batteri od altri microorganismi, nasce poi il problema di sapere se si possono definire vegani anche questi prodotti che sono però chimicamente identici a quelli animali.

I consumatori vegetariani e vegani, per decidere se acquistare un prodotto alimentare, sono costretti a studiare la lista degli ingredienti per distinguere quelli che potrebbero essere di origine animale o vegetale, il che non è sempre evidente. La rilevanza della questione è dimostrata, ad esempio, anche dal fatto che la Commissione Europea ha registrato una specifica iniziativa dei cittadini che propone di introdurre un’etichettatura obbligatoria degli alimenti distinti fra “non vegetariano, vegetariano, vegano”.

I consumatori hanno difficoltà a scegliere i prodotti

In mancanza di definizioni legali chiare, i consumatori non di rado hanno difficoltà ad identificare sul mercato i prodotti di loro scelta. Gli ingredienti di origine animale possono ad esempio essere mascherati da termini generici previsti dalla legge, oppure non evidenziati in etichetta perché presenti in piccole quantità od usati come coadiuvanti tecnologici. Un esempio può essere il caso dei chiarificanti per il vino, dove vengono usati anche prodotti a base di albumina derivata dall’uovo.

Le numerose certificazioni private rappresentano dunque il riferimento principale per le etichettature vegetariano, vegano, plant-based. La rapidissima evoluzione delle tecnologie alimentari, le innovazioni di processo e di prodotto, la tutela della percezione dei consumatori, rendono però necessario un quadro normativo di riferimento per dare certezza a tutti, operatori compresi, su di un mercato in grande dinamismo. Questo vale ancora di più per le proteine ottenute da moltiplicazione cellulare che chimicamente sono del tutto uguale a carne, latte, pesce o uova, ma che non derivano direttamente dalle produzioni animali.

TESEO.clal.it - Italia: export di Bevande Vegetali

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Fonte: Unione Europea

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Alimentazione, Consumatore