
Luigi Griffo – Presidente e A.D. di Spinosa
Chi conosce Luigi Griffo, presidente e amministratore delegato di Spinosa, sa che è un imprenditore instancabile, vulcanico, attentissimo alla qualità del prodotto. L’ambito di produzione è quello della Mozzarella di Bufala Campana DOP, una delle eccellenze della produzione casearia italiana. Al presidente Griffo, CLAL ha rivolto qualche domanda, per comprendere lo scenario post-Covid e le prospettive future di uno dei simboli del Made in Italy agroalimentare.
Presidente, qual è stato il bilancio di un anno di pandemia in termini di ri-organizzazione della filiera, di lavorazione del latte e di vendite del prodotto?
“Nonostante la pandemia, il comparto della Mozzarella di Bufala è cresciuto nel 2020, come confermato anche dal Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana. Ci aspettavamo una battuta d’arresto nel settore a causa delle conseguenze legate all’emergenza Covid e successivo lockdown, ma nel canale della grande distribuzione organizzata i consumi della Mozzarella di Bufala non hanno subìto importanti alterazioni”.
Quali difficoltà avete incontrato nelle varie fasi dalla stalla allo scaffale?
“Essendo il nostro prodotto realizzato con latte 100% di bufale di razza mediterranea allevate in area DOP, è ovvio che il problema principale possa essere legato alla materia prima, talvolta limitata, e alla gestione ottimale della stessa. Fortunatamente, però, i consumi nel segmento formaggi non si sono arrestati, essendo la GDO il canale preferenziale per l’approvvigionamento di cibo e bevande.
Le abitudini dei consumatori sono cambiate
Le abitudini dei consumatori, inoltre, sono leggermente cambiate: le persone scelgono la qualità al prezzo e scelgono di acquistare anche prodotti ricercati e di nicchia, per arricchire le giornate trascorse in casa a causa delle restrizioni per l’emergenza”.
I formaggi freschi stanno vivendo una rinascita e sono molto apprezzati all’estero. Dove indirizzate le vendite del vostro prodotto e qual è la quota export?
“Quest’anno l’export per Spinosa rappresenta il 60% del fatturato, con un incremento importante rispetto al 2019. L’emergenza Covid, infatti, ha potenziato il canale GDO in Italia come all’estero, aumentando i consumi del cibo nel settore retail”.
Quali Paesi raggiungete?
“Interagiamo principalmente con i principali paesi europei, soprattutto Francia, Germania, Belgio, Regno Unito, ma abbiamo quote anche in altri paesi più lontani come Singapore, Kuwait e Stati Uniti, a New York. Puntiamo comunque ad aumentare la nostra presenza all’estero, poiché sono sempre di più le persone interessate a latticini DOP”.
Avete certificato il prodotto tramite la blockchain. Come funziona e quali risultati avete ottenuto in termini economici, di reputazione del prodotto o altro?
Un QR Code che trasmetta qualità e sicurezza
Tutto questo per diversi motivi: in primis per assicurare la sicurezza a chi sceglie la nostra mozzarella, dimostrando in maniera oggettiva la qualità del prodotto e la sicurezza dell’origine della materia prima”.
L’e-commerce può essere una strada per la vendita del prodotto?
“L’e-commerce è sicuramente un ottimo canale. Stiamo valutando soluzioni che prevedono un dialogo diretto con il consumatore, ma essendo la nostra Mozzarella di Bufala Campana DOP un prodotto fresco, siamo molto attenti a valutare la componente logistica. Stiamo attuando dei test che ci possano far valutare in modo concreto alternative valide per una consegna che rispetti sia i tempi, sia la freschezza e integrità del prodotto.
Il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP ha stretto un accordo con Deliveroo. Ne state usufruendo? Come pensa impatterà sul vostro settore?
“Attualmente non stiamo usufruendo del servizio, ma crediamo tanto nel progetto realizzato dal Consorzio e nel delivery in generale, come dinamica di conoscenza e approvvigionamento di un prodotto”.